Dieta per chi ha avuto un tumore al cervello

dieta-tumore-cervello

I tumori cerebrali derivano la loro energia dalla glicolisi, per cui necessitano di grandi quantità di glucosio (la glicemia alta è associata a prognosi peggiore), e dalla glutamina (la cui disponibilità è favorita dai trattamenti radio e chemioterapici). La loro proliferazione richiede la presenza di poliamine, mentre non sono in grado, come le normali cellule nervose, di utilizzare i corpi chetonici (combustione di idrossibutirrato nei mitocondri), per cui è indicato ridurre le calorie totali (la restrizione calorica riduce la glicemia) ma aumentando al contempo il consumo di grassi per produrre corpi chetonici: evitare i cibi ricchi di poliamine, e ostacolare la produzione e l’utilizzo di glutamina.

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cibi-ammessi-tumore-cervello-1Tè verde e bancha (per ridurre l’utilizzo di glutamina), farine integrali, paste integrali, riso integrale, cereali integrali, muesli senza zucchero, batate, verdure a volontà, frutta moderatamente, miso di orzo o riso, pesce (preferibilmente tagli piccoli), frutti di bosco.Grassi buoni (per favorire la produzione di corpi chetonici):
olio extra vergine di oliva, olio di sesamo, olio di lino, tahin, noci, nocciole, mandorle, pistacchi, pinoli, crema di mandorle (senza zuccheri aggiunti), semi di girasole, sesamo, lino, hummus di ceci molto grasso.

NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO 

cibi-vietati-tumore-cervelloPer la glicemia: zucchero, pane bianco, farina 00, dolciumi commerciali, patate, riso e paste bianche, orzo e farro perlato, mais, fiocchi di mais, popcorn, banane, fichi, uva.Per le poliammine: molluschi bivalvi, pomodori, melenzane, peperoni, arance, frutti tropicali.Per ridurre i fattori di crescita: togliere latte animale, ridurre le proteine (carni, formaggi, seitan, tofu).

Per il buon funzionamento dell’insulina: evitare i grassi saturi (salumi, formaggi, carni rosse).

RICETTE

GOLOSITÀ Biscotti per la colazione: ⅟2 kg di farina di mandorle + ⅟2 kg di purea di batata da cuocere al forno preriscaldato a 140° per 40 minuti. Varianti:

  • Impastare farina di mandorle, un pizzico di sale, polpa di mela cotta (o batata) e farne delle palline da passare al forno x 10 minuti.
  • Far rotolare le palline su semi di sesamo, o cocco grattugiato, o cacao amaro.

Tempura: con farina tipo 1 o 2 e arrow root. Friggere in olio di sesamo.

PER REGOLARE L’INTESTINO: IL KUZU

  • Zuppa: sciogliere in poca acqua fredda 1 cucchiano di Kuzu da bollire per 5-6 minuti e aggiungerlo alla zuppa.
  • Marmellate di Kuzu: far cuocere mele o frutti di bosco e aggiungere il kuzu, per addensare.

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48 Risposte

  1. rita schembri ha detto:

    Ottimo. Ma occorrono piu rocette

  2. rita schembri ha detto:

    Il miele? Il caffe? L’orzo? Lo zucchero di canna? Le fette biscottate integrali? Le uova? I pomodori freschi? La pasta al farro? Le coste? Gli spinaci? I broccoli?

    • Michela Piccione ha detto:

      Qualsiasi cereale integrale può essere assunto a patto che sia integrale. Di conseguenza, la pasta di farro può mangiarla tranquillamente soltanto se integrale. Anzi le consiglio anche il pane integrale di farro, ma anche in questo caso attenzione, che sia effettivamente integrale (lo trova nei negozi bio o può prepararlo lei stessa). Lo zucchero in ogni sua forma e gli edulcoranti invece sono tutti vietati, in quanto ne siamo golosi noi, ma anche il tumore. Qui trova tutto. Attenzione anche agli alimenti che contengono zuccheri aggiunti. Per esempio, le fette biscottate integrali possono essere acquistate se veramente integrali, ma non se hanno zuccheri aggiunti (come nella maggioranza dei casi avviene). Il miele è ammesso soltanto a seguito di un’intensa attività fisica, che elimina ogni traccia di zucchero dal nostro sangue. Al caffè classicoè preferibile quello di cereali, che meno irrita l’intestino. Meglio evitare le uova soprattutto non bio e no ai pomodori ricchi di poliammine che favoriscono la proliferazione cellulare. Verdura tutta (eccetto patate, pomodori, melanzane e peperoni), ma bisogna scegliere quella di stagione e del proprio territorio: http://alimentarmente.it/2014/10/verdure-colte-cotte-e-quali-accattativille/.

  3. rita schembri ha detto:

    Le zucchine sono controindicati e i dadi vegetali?

    • Michela Piccione ha detto:

      I dadi vegetali proprio no! Prepari lei il brodo, mettendo a bollire per circa un’ora acqua con sale integrale, sedano, cipolla, carota. Zucchine a volontà, soprattutto nella bella stagione che è la sua!

  4. rita schembri ha detto:

    Grazie gentilissima . Da noi è periodo di cachi. Poi le pere sono dolci. Come mi regolo con la frutta? Ho letto una ricetta dove si faceva uso di succo di mele bianche è in commercio o è meglio che me lo preparo? Ultima domanda: il cioccolato nero nn ha controindicazioni? Consiglia una marca specifica? E per il muesli al cioccolato nero? Al super mercato nn l’ho trovato forse perché nn conosco questo prodotto. Nn so la marca e dove cercarlo

    grazie a presto 🙂

    • Michela Piccione ha detto:

      Il succo di mele è un buon dolcificante naturale per i dolci… vanno bene tutti quelli che trova in commercio, ma non devono contenere zuccheri aggiunti. Il cioccolato deve essere amaro al 99%… Occhio al muesli già preparati perché spesso contengono zuccheri e pezzi di frutta vietati. Insomma, questo sì che è meglio prepararselo da soli! Personalmente preferisco andare nei negozi bio con i dispenser, prendere un po’ di frutta secca, specie mandorle e nocciole, un po’ di avena (ma soltanto di inverno) e riso integrale soffiato. Io non amo mangiare il muesli a colazione, quindi preferisco tostarlo e metterlo sui dolci, in particolare quelli morbidi.

    • Michela Piccione ha detto:

      Per la frutta il discorso è complicato. Perché è un buon alimento di prevenzione, ma non tutta fa bene a chi ha in corso un tumore. Quest’ultimi non dovrebbero mangiare fichi, uva e banane, che alzano l’indice glicemico. Quella molto dolce è meglio assumerla con moderazione e mischiandola a del kuzu , amido che ammorbidisce e addensa la frutta fino a renderla una sorta di marmellata. Preferire, come per le verdure, sempre quelle del territorio e di stagione. Chi è malato non dovrebbe mangiare frutta tropicale, ricca di poliammine, e – per lo stesso motivo – le arance. In questo periodo è utile consumare il melograno, potente antinfiammatorio naturale. Preferire, infine, frutti di bosco.

  5. Gessica ha detto:

    Io sono allergica al nickel quindi nella mia dieta niente: frutta secca, farine integrali, pomodori, spinaci, nn tollero zucchine e prodotti stessa famiglia. Cosa mi resta da mangiare? Io uso la farina di kamut va bene? Niente zucchero ma dolcificante e un cucchiaino di miele al di come antinfiammatorio. Sto sbagliando tutto?

    • Michela Piccione ha detto:

      L’allergia al nickel è molto diffusa e purtroppo limitante. Le consiglio di rivolgersi a un bravo allergologo.

  6. rita schembri ha detto:

    Ho capito male ma nn posso mangiare la soia e derivati: oli, latte, kofu? Perché?
    Grazie.

  7. rita schembri ha detto:

    Ho un problema di colite. Tutti i legumi mi danno dolore e aria. Gonfiore alla pancia. Anche se compro quelli già decorticati o li passo a setaccio. Come faccio ad assumere proteine. Lo stesso per verdure con le fibbre.
    Grazie

  8. concetta ha detto:

    Buonasera. Mi chiedo se posso mangiare lo yogurt magro. Grazie

    • Michela Piccione ha detto:

      I latticini sono stati introdotti in tempi recenti nell’alimentazione umana occidentale e chi li consumava lo faceva in maniera ridottissima. Inoltre il loro consumo deve essere più limitato di quanto generalmente si creda. Ricchi di grassi saturi, non sono indicati nelle malattie cardiovascolari. e in chi ha sviluppato patologie come il diabete e i vari tipi di cancro, soprattutto del sistema linfatico. Questo per l’elevato contenuto di sostanze denominate IGF (Insuline like Grow Factors). Quindi, in genere, conviene consumare pochi latticini. Nella categoria è da preferire lo yogurt, trattandolo come un pasto a se stante.Uno yogurt di alta qualità senza zuccheri e coloranti aggiunti. Per ulteriori approfondimenti, legga http://alimentarmente.it/2015/01/il-latte-fa-bene-no/

  9. RODICA BUCUR ha detto:

    Buongiorno Michela,
    Mi sono imbattuta nel tuo sito nella ricerca oramai ossessiva di una dieta adatta a chi è stato diagnosticato un tumore al cervello, nel mio caso un meningioma clinoideo. Il mio grande obbiettivo è di tentare di non farlo aumentare per scongiurare un intervento chirurgico che mi spaventa tantissimo, visto poi che ho 60 anni.
    Da 8 mesi, da quando ho appreso la notiziola sono diventata vegana “talebana” non sgarro di una virgola, non fosse per il fatto che mi sono rivolta qui a Roma ad una nutrizionista vegana la quale mi ha prescritto una dieta antiinfiammatoria a base di estratti di frutta e verdura, erba di grano, integratori vari ma, purtroppo ho abusato della frutta, ho cercato stupidamente di rimpiazzare tutto ciò che una volta mi dava soddisfazione a livello alimentare con un consumo di frutta troppo alto(questa estate cocomero a manetta). Al controllo con la RM appena fatto mi sono trovata una crescita del ospite indesiderato di 2 mm, e la mi sono piegata su me stessa.
    Ora, ti chiedo scusa di essermi dilungata troppo ma ho assolutamente bisogno di una dieta tarata su questa patologia, purtroppo Prof. Berrino è a Milano e solo per una visita con lui fare un viaggio del genere…
    Se tu vorrai, e se troverai il tempo, mi piacerebbe se tu mi raccontassi la tua storia e magari darmi qualche info più accurata su una dieta tipo.
    Ti faccio tanti in bocca al lupo, visto che hai lì età di mia figlia.
    Un abbraccio, Rodica
    r.bucur@hotmail.it

    • Michela Piccione ha detto:

      Cara Rodica,
      preciso immediatamente che io non sono né un medico né una nutrizionista, ma una di voi pazienti oncologiche che, tutte le mattine, appena sveglia fa la rassegna degli articoli e dei siti che indicano come prevenire un tumore. Io dal professor Berrino sono stata in visita e, finché li ha fatti ho seguito tutti i mercoledì della prevenzione, che teneva all’Istituto nazionale dei Tumori. Inoltre seguo alla lettera il suo Il cibo dell’uomo che può scaricare il cibo dell’uomogratuitamente. Secondo me un viaggio a Milano per incontrarlo vale la pena o comunque provi a chiamare al suo numero o gli scriva una mail, solitamente risponde con una dieta dove le fornisce linee guida generali per la patologia che il paziente ha. Durante la visita, è più specifico e adatta la dieta alla persona che ha davanti. E poi continui a seguirci, io cerco di riportare quanto mi sembra rilevante e utile. E non si abbatta: sono convinta che questo male mi abbia colpita per farmi capire quanto sia importante tornare a un’alimentazione genuina e naturale. Inoltre, anche io ho fatto il suo stesso errore: mi è risultato facilissimo seguire una dieta vegana, ma non rinunciare agli zuccheri. E nei primi mesi sono caduta nella trappola della frutta, che invece deve essere consumata con parsimonia, perché zuccherina. Il discorso varia per quanto riguarda la frutta secca e i frutti di bosco. In ogni caso da consumare moderatamente. Altre differenze sostanziali dalla dieta vegana che potrebbero inficiare i risultati nella lotta per le prevenzione sono l’uso delle patate e del pane bianco comunemente impiegati nelle diete vegane e da noi banditi perché, come la frutta, alzano vertiginosamente l’indice glicemico. Per questo dimentichi le patate, ma consumi le batate (patate rosse) molto buone e anche dolci al gusto.Pane e pasta soltanto integrali.
      Io oramai sono a quota 4 interventi: la paura c’è sempre, non lo nego, perché la testa è la cabina di comando. Ma, a parte un po’ di ferro basso, non ho mai avuto complicanze e ho sempre cercato di affrontarle con il massimo coraggio per me, per la mia famiglia e per chi mi vuole bene.

      • RODICA ha detto:

        Grazie di cuore Michela, ho visto soltanto ora la tua risposta…Certo che ti seguo come tutti i siti che parlano della nostra situazione, è difficile tenere la barra dritta, lo sconforto è sempre in agguato.
        Tornando alla dieta, anche io avevo valutato di andare in visita dal Prof. Berrino, lo stimo immensamente perchè mi sembra una persona non soltanto molto preparata ma anche umana ma io abito a Roma, siccome vorrei fare una visita anche al Besta di Milano per un’ altro parere neurochirurgico tenterò di avere un appuntamento nello stesso giorno anche con il Professore.
        Tutto ciò che non è integrale io non lo tocco da gennaio, niente zucchero sotto nessuna forma, neanche il glutine. Non riesco ora che non fa più caldo ad assumere più di un estratto al giorno, al mattino per colazione, verdure insieme alla frutta…che ridurrò ancora, anche se mi mancherà.
        Scusami se mi permetto, perchè 4 interventi, io davvero non vorrei intervenire, i salutisti dicono che il corpo riesce ad autoguarirsi ma non so fino a che punto.
        Grazie ancora e spero tu possa pubblicare altri articoli.
        Un abbraccio.

        • Michela Piccione ha detto:

          Ho avuto una recidiva e poi una forte infiammazione a seguito della tomioterapia, scambiata in risonanza per ulteriore recidiva, ma così non è stato, per fortuna era solo una forte infiammazione provocata dalla radioterapia.
          Per non farmi mancare nulla, ho pure preso un’infezione postoperatoria che ha necessitato un drenaggio con valvola di Hakim e, di conseguenza, un altro intervento.

          • RODICA ha detto:

            Che sfortuna Michela…mi spiace moltissimo. In quale ospedale hai effettuato l’ intervento? Io tra una decina di giorni vorrei intraprendere un digiuno terapeutico di settimana…se resisto. Sto tentando tutte le strade per fermare almeno la crescita, in 6 mesi è aumentato di 1millimetro e mezzo che non è poco, siccome devo rifare la RM a fine gennaio tenterei anche questa strada. E la frutta da una settimana l’ ho ridotta praticamente a 2 mele al giorno, così come anche tutti i carboidrati…al lumicino.
            Ti abbraccio forte.

          • Michela Piccione ha detto:

            Anche io alla terza diagnosi nefasta avevo optato per il digiuno seguito da Berrino che doveva farmi agopuntura, ma poi non ce n’è stato bisogno. Se lo fa, è meglio che un medico la segua, anche perché se poi fosse necessario l’intervento il corpo non sarebbe pronto. Io sono in cura presso l’ospedale San Raffaele di Milano, considerato all’avanguardia per la cura delle neoplasie al cervello.

  10. Roberta ha detto:

    Grazie Michela per questi preziosi consigli. Anche noi siamo in cura al san Raffaele per glioma grado IV.
    Ti seguirò sempre.
    Un abbraccio
    Robi

  11. Roberta ha detto:

    Io conosco il tuo bellissimo viso e quindi per me sarà facile riconoscerti! Noi siamo dalla dottoressa Valle, un angelo.

  12. Elisa ha detto:

    Ciao, anche io sto cercando indicazioni per poter prevenire, sono stata operata per una neoplasia al Besta di Milano, a due anni pare ci sia rimasto un residuo modificandosi circa 2 mm, dovrò effettuare la pet a novembre per valutare un. Uovo intervento; io prendo anche aloe arborescenz z e vorrei provare anche con artemisia, voi avete provato? Non ho però ben capito la dose di Ferro da abbinare; ciao!

    • Michela Piccione ha detto:

      L’aloe l’ho presa anche io, ma non ho trovato alcuno studio scientifico che ne avvalori il supporto alla cura e prevenzione oncologica: la reputo soltanto una spesa estremamente cara e inutile. Per maggiore sicurezza prova a chiedere consigli al tuo oncologo, sia mai che mi fosse sfuggito qualche studio!E nel caso, per favore, facci sapere.

  13. Elisa ha detto:

    Ciao! Prendila!!! Così mi aveva risposto già sin dall’inizio… e infatti sto facendo… continuerò alla ricerca riguardo l’artemisia, se sai qualcosa in più fammi sapere 😉 grazie mille! Ciao

  14. rodica ha detto:

    Ciao Elisa, ciao Michela, ho letto i vs. ultimi due post e sull’ artemisia mi sto facendo una cultura, a quanto pare è di grandissimo aiuto, addirittura ci sono persone guarite prendendola, vi posso suggerire di iscrivervi al gruppo “Quelli dell’ artemisia annua” su Facebook e avrete un sacco di informazioni e supporto. In bocca al lupo a tutti noi e Buon Anno.

  15. Nadia ha detto:

    Ciao Michela,purtroppo anch’io ho una sorella Colpita da questa patologia glioblastoma mi sto informando anch’io sull’alimentazione perché penso che possa influire positivamente sulla crescita di questo male lei ha una recidiva purtroppo non operabile ho letto delle verdure che non si possono mangiare però ho un dubbio sul pomodoro,non và mangiato nemmeno se è cotto tipo per fare la salsa sulla pasta?
    Grazie

    • Michela Piccione ha detto:

      Ciao Nadia, mi dispiace per tua sorella, ma fatevi coraggio e sostenetevi a vicenda: sapere di potere contare su di voi è molto importante per chi ha una patologia cronica. Il pomodoro è vietato in tutte le salse, secondo quanto mi ha detto il dottor Franco Berrino. Ho provato anche la ricetta da lui stesso fornita sul falso pomodoro, ma è troppo falso e non ne vale proprio la pena. Io qualche sgarro lo faccio, ma proprio raramente, al massimo una volta al mese. Comunque senza pomodoro si può vivere! E ricorda di avvisare l’oncologo se tua sorella intende seguire questa dieta, in quanto se seguirà terapie debilitanti, come la chemioterapia, le conviene mantenersi in forze con una dieta approvata dal suo oncologo curante, o dal suo nutrizionista.

  16. Nadia ha detto:

    Grazie mille della risposta Michela Beh effettivamente senza pomodoro si può tranquillamente vivere Era solo per avere maggiore chiarezza per non sbagliare…sicuramente seguirò il tuo consiglio e ne parlerò con l’oncologo.
    Grazie

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