L’immunoterapia vale il Nobel
Essendo un argomento tecnico e scientifico che non ho provato su di me, preferisco parlare di immunoterapia, importantissima nuova scoperta nelle terapie contro il tumore, copiando e incollando parte di un testo da Fondazione Veronesi:
Daniele Banfi, Perché l’immunoterapia contro il cancro vale un Nobel, 1 ottobre 2010
Se oggi l’immunoterapia contro il cancro è entrata di diritto tra le strategie principali per la cura dei tumori lo si deve essenzialmente a quanto scoperto da James P. Allison e Tasuku Honjo, i Nobel per la Medicina di quest’anno. A loro il merito di aver decifrato i meccanismi molecolari che il tumore mette in atto per spegnere la risposta immunitaria, premessa per lo sviluppo di tutti i farmaci immunoterapici oggi in commercio.
“Curare” il sistema immunitario per combattere il cancro
Sino a una decina di anni fa il cancro poteva essere affrontato attraverso l’approccio chirurgico, chemioterapico e radioterapico. Tre strategie che integrate tra loro hanno consentito di raggiungere ottimi risultati. La svolta però la si è avuta quando la medicina ha cominciato a guardare la lotta al cancro spostando l’attenzione sul sistema immunitario. L’idea di fondo consiste nello sfruttare le nostre difese con l’obbiettivo di riconoscere ed eliminare le cellule cancerose. Un meccanismo, del tutto fisiologico, che non sempre però funziona poiché i tumori sono in grado di spegnere il nostro sistema immunitario e crescere in maniera indisturbata.