Comunicazione in cambiamento
Ieri ho rivisto una fantastica pubblicità degli anni Ottanta che mi ha fatto pensare a quanto sia cambiata la comunicazione. Non parlo dei mezzi, ma dell’efficacia della trasmissione dei messaggi. La pubblicità era di Tabù: su uno schermo nero due mani ballano al canto di un soulman che ci elenca tutte le caratteristiche della liquirizia pura naturale e con poche calorie che decanta. Capolavoro, come la pubblicità di un’altra mentina, quella che lo fa profumato, l’alito e che avete capito? Ora invece il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin fa una campagna per la fertilità indimenticabile per il suo squallore. Non ne hanno presa mezza e più cercavano di riparare più si aggravava la situazione. E la pubblicità? Ho visto quella di sanremo, che non ho mai seguito e mi hanno convinto a non guardare mai e poi mai. Cosa è successo? Dobbiamo forse guardare all’estero dove incisiva è la pubblicità del cagnolino con la gamba ingessata. Niente è meglio di te.