Arte del liceo Munari appesa in Oncologia del Vittorio Veneto
Che l’arte faccia bene ai malati è dimostrato dal Canada dove, da novembre, i medici possono prescrivere come terapia una visita al museo nazionale di Belle arti. Per dimostrarlo, non serve attraversare l’oceano. A Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, gli studenti del liceo artistico Munari abbelliranno i locali del reparto di Oncologia con la bellezza dei paesaggi italiani grazie ai loro dipinti pensati per l’ospedale di Vittorio Veneto. Si tratta del progetto Cur-Arti, promosso dall’Ulss 2, in collaborazione con il liceo artistico “Bruno Munari” e con la fondazione “Altre parole”, che si occupa dell’umanizzazione delle cure in campo oncologico. L’obiettivo è dunque quello di rendere più ospitale e meno ospedale il reparto. Io nella mia stanza ho dovuto sopportare per mesi, con tanto di scongiuri, una pessima e scadente riproduzione dell’Ultima cena di Leonardo, ricordate? E non vi dico quante madonne impietosite si affacciano dalle pareti. “Ma, stai tranquilla, Madonna, non ci serve la tua pietà”
Come spiega il primario di Oncologia Luigi Salvagno: “Siamo partiti dall’idea di “umanizzare” il reparto, sostituendo alla “freddezza” degli attuali colori di corridoi e stanze delle immagini. Da qui l’idea di coinvolgere l’istituto d’arte che si è subito resto disponibile e che dobbiamo ringraziare per quanto sta facendo». E saranno esposte tutte le declinazioni artistiche: le classi di indirizzo Arti figurative-pittura, dal terzo al quinto anno di corso, si sono occupate della progettazione e dell’esecuzione delle decorazioni, la classe 5^B di architettura dei rilievi architettonici, le classi di grafica della comunicazione degli eventi correlati al progetto (locandina, catalogo) e della documentazione fotografica delle opere, le classi di audiovisivo multimediale delle riprese degli eventi stessi. Nel giro di qualche settimana le opere saranno collocate nelle stanze di Oncologia e il 12 dicembre al teatro “Da Ponte” di Vittorio Veneto saranno premiati gli studenti vincitori del progetto che nella serata verrà presentato alla cittadinanza con la partecipazione di Edoardo Fainello dell’Accademia teatrale Lorenzo Da Ponte. Francesco Benazzi, direttore generale dell’UlSs 2, ha dichiarato: “Con questo progetto facciamo un ulteriore passo avanti sulla strada dell’umanizzazione dei nostri ospedali e, in particolar modo, delle Unità Operative di Oncologie. Teniamo particolarmente a questo progetto per il fatto che a realizzarlo siano dei ragazzi: se per chi è malato l’arte può rappresentare un sollievo per l’anima, per i ragazzi venire a contatto e riflettere sulla malattia costituisce un’importante occasione di crescita”. Il tema scelto dai ragazzi viene dalla 5^F e si intitola In viaggio per la vittoria e raffigura diversi scorci d’Italia che permettano a pazienti e parenti in visita di viaggiare con gli occhi per la nostra penisola, oltre la malattia e dando uno sfogo e una serenità che soltanto l’arte riesce a trasmettere.
È terapeutico anche per i pazienti oncologici fare arte.
Io lo faccio tutti i mercoledì ormai da tre anni, perché sento che mi fa bene e, quando la salto, mi sento più stressata e sotto tono. È la danzacreativa, che consiste in un’ora di danzaterapia, in cui si balla su un tema senza dover esibirsi o manifestare particolari capacità, è una danza davvero a corpo libero, libero di muoversi come uno preferisce. Meglio seguendo la musica. Poi ci sediamo in cerchio e creiamo un’opera che racconti come abbiamo vissuto la danzaterapia e il tema proposto.