Aneurisma cerebrale
Le innumerevoli volte in cui sono stata ricoverata nel reparto di Neurochirurgia del San Raffaele, dove sono in cura, gran parte dei pazienti era degente per aneurisma. E io pensavo al mio cane scomparso proprio per un aneurisma se l’è portato via. La sofferenza per quella perdita non è ancora passata. Io per animali e bambini sto peggio degli adulti, perché loro non possono capire appieno cosa gli sta accadendo, non possono parlartene, chiedere aiuto. Farti capire di cosa hanno bisogno per alleviare il dolore, cosa stanno pensando. così mi sono informata e riferisco anche a voi.
E l’aneurisma è qualcosa di tremendo, povero il mio Spank: l’aneurisma cerebrale si verifica quando un vaso sanguigno del cervello si riempie di sangue, aumentando la pressione sulla parte della testa corrispondente; hanno origine nella parte bassa della testa. È importante identificarli in tempo o potrebbero provocare danni seri e irreversibili. Fino a che con il passare del tempo, possono espandersi fino alla rottura. In questi casi intervenire in modo tempestivo è fondamentale. E, dal momento che nei mesi freddi aumenta l’incidenza di aneurisma, è utile conoscere il nemico.
La maggior parte delle volte può trattarsi di una patologia congenita, ossia o un vaso sanguigno del nostro cervello è infiammato sin dalla nascita, o deriva da altre malattie, come, ad esempio, un problema ai reni, problemi circolatori, problemi alle vene o alle arterie. Le infezioni, la pressione alta, un colpo alla testa, qualche tipo di cancro sono tutte condizioni che possono sfociare in questi piccoli e pericolosi accumuli di sangue nel nostro cervello che ostacolano il corretto flusso sanguigno. Sono a maggior rischio di aneurisma cerebrale gli adulti di età compresa tra i 30 e i 60 anni, di genere femminile.
Purtroppo i sintomi non si manifestano tempestivamente, ma mal di testa lancinante, nausea, vomito, difficoltà linguistiche e motorie possono comparire in maniera improvvisa in una persona colpita da un’emorragia cerebrale, e le cause possono essere molteplici: la rottura di un aneurisma congenito, un trauma violento o un forte sbalzo pressorio.
L’aneurisma al cervello è considerato pericoloso se ha una dimensione di 15 mm, infatti, i vasi sanguigni potrebbero iniziare a sanguinare e, di conseguenza, originare una pressione maggiore sul cervello ed è a questo punto che compaiono i rischi più seri.
Quando i vasi sanguigni si rompono e iniziano a sanguinare all’interno del cervello, ha origine un accidente cerebrovascolare emorragico, il quale, a sua volta, causa nuovi aneurismi.
I trattamenti disponibili al momento per riparare un aneurisma sono estremamente invasivi e rischiosi. Sono associati essi stessi ad un alto tasso di danni a lungo termine, i quali fanno diminuire i benefici dell’intervento, soprattutto se paragonati ad una situazione di aneurisma non sintomatico.
Tuttavia, grazie a sempre più sofisticati metodi di chirurgia mini-invasiva è oggi possibile trattare questo genere di problemi senza dover più ricorrere a procedure invasive. Un approccio che negli Stati Uniti sta cambiando radicalmente il destino di migliaia di persone che ogni giorno vengono colpite da aneurisma cerebrale.