Le vacanze ai tempi del Covid-19

Stamattina a Milano c’è un caldo pazzesco, ed è subito voglia di vacanze… Ma con la pandemia come farle in sicurezza e senza sprecare giorni in quarantena?
Innanzitutto, qualora per restrizioni comunitarie, le prenotazioni 2020 vengano annullate, si ha diritto al rimborso o a un voucher. Lo stesso vale nel caso in cui il consumatore non può partire perché è in quarantena o in isolamento fiduciario (trattandosi di motivazioni equiparabili ad un impedimento dovuto alla malattia): in questo caso conviene inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia o all’albergo spiegando la situazione, allegando il certificato medico che attesta la malattia o la quarantena e chiedendo il rimborso del biglietto.
Se invece è il consumatore a decidere di non partire perché ha cambiato idea o non si sente sicuro, pur non essendoci restrizioni e passati i termini per la disdetta, la controparte non è tenuta a riconoscere alcun rimborso, voucher o compensazione di altro tipo.

Qualora siate tipi da viaggio organizzato, quando si prenota un pacchetto, l’operatore turistico è tenuto a informare di tutti gli adempimenti necessari per viaggiare: quindi se fare il tampone o green pass per partire, se la località in cui vi recate ha regole particolari, se è prevista la quarantena. Per questo, in caso di mancata o non tempestiva comunicazione sarà sull’agenzia di viaggi o sul tour operator che bisogna rifarsi per ottenere un rimborso. In questo periodo è decisamente preferibile concordare un’assicurazione per la disdetta, stando molto attenti ai termini indicati, come assicurarsi bene che il rimborso avvenga sia in caso di vostra malattia che di altri familiari.
Infine, accertarsi attraverso comunicazione scritta che siano in funzione tutti i servizi previsti a causa della pandemia.

Se, invece, come me, preferite organizzare voi stessi la vostra vacanza, nella prenotazione dei trasferimenti in treno, pullmann, o aereo, scegliere le tariffe che consentano la cancellazione o la variazione della data di partenza.
In caso di viaggio aereo, controllare le condizioni particolari per i passeggeri. Ci potrebbe essere, infatti, la necessità di fare il tampone nei giorni precedenti o di possedere un green pass: i consumatori hanno quindi diritto ad essere informati in modo chiaro e con largo anticipo su queste condizioni. Se queste comunicazioni da parte della compagnia aerea fossero mancanti o non tempestive si avrebbe diritto a un rimborso o a dei ristori.
Per quanto riguarda la prenotazione dell’alloggio, è meglio prediligere le cosiddette “tariffe piene” che permettono, pagando un po’ di più, di cancellare la propria vacanza anche nell’imminenza del check-in ottenendo comunque un rimborso pieno. In ogni caso prima di prenotare, vista la situazione, si può chiedere per iscritto alla struttura cosa prevede in caso di annullamento a causa dell’emergenza sanitaria.
Per qualsiasi reclamo per vacanza rovinata, consultare l’Unione nazionale consumatori, che dedica uno sportello alle proteste a questo link.

Infine, per i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, il governo anche quest’anno mette a disposizione il bonus vacanze, ossia un contributo fino 500 euro da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia. Chi ha richiesto il bonus dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 può utilizzarlo fino al 31 dicembre 2021. tutte le informazioni al link.

Per i viaggi in Europa, controllare le misure da adottare per viaggiare tranquilli al link https://reopen.europa.eu/it  

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