Le strisce bianche sui polli
Su Alimentarmente scrivo raramente di carne rossa, perché non è prevista nel nostro regime dietetico e perché non ci capisco niente, non mangiando quella rossa fin da piccola.
Ma ho letto una notizia che va data dal momento che non è stata diffusa come dovrebbe: se sui petti di pollo compaiono striature bianche, gli animali potrebbero soffrire di miopatia, patologia che causa un danneggiamento dei muscoli volontari o muscoli striati.
Spiega Humane league- Uk: “La striscia bianca è una malattia muscolare causata da una crescita veloce. Polli allevati per la carne sono stati selettivamente allevati per molti anni in modo che le razze utilizzate oggi stanno crescendo troppo grande, troppo veloce, al fine di rendere le aziende il massimo profitto.
In effetti, i polli ora raggiungono il peso del mercato nel 60% in meno rispetto a 50 anni fa, e sono aumentati di dimensioni di due terzi di un pollo tradizionale”.
Controbatte Aviagen, l’azienda che fornisce pulcini in oltre 100 Paesi nel mondo: “non ci sono prove scientifiche che sia associata ad alcuna condizione patologica o malattia. Pertanto, la presenza delle strisce bianche non comporta alcun rischio per la salute umana. Inoltre, non ci sono evidenze che il white striping (strisce bianche) abbia alcuna associazione negativa con il benessere dei volatili”.
È l’etica contro l’industria alimentare. Io non ne consumo, ai consumatori la scelta.
Le persone sono alimentate dall’industria alimentare, che non presta attenzione alla salute, e sono curate dall’industria sanitaria che non presta attenzione al cibo.
Wendell Berry