Palestina libera

Quando il 7 ottobre 2023 Hamas ha attaccato Israele, io sono stata avvisata da un amico giornalista mentre ero in un locale vegano e Milano era bloccata da una manifestazione cruelty-free – lo ricordo bene perché non era rimasto più nulla da mangiare. Da giornalista e da curiosona quale sono, non vedevo l’ora di rientrare a casa per capirne di più.
Oggi, a distanza di due anni dallo scoppio della guerra, e di un anno dalla riproposizione di un mio articolo in cui proponevo 5 libri e 5 film per capire il conflitto israelo-palestinese. Quel pezzo aveva scatenato una claime infinita su Facebook perché sembrava troppo sbilanciato a favore dei palestinesi e ho cercato di spiegarne i motivi. Oggi, invece rivendico quella lucidità di visione, perché la verità è sotto gli occhi di tutti: Gaza non c’è più, e peggio ancora vorrebbero ricostruirla sul suo popolo sterminato come “Riviera del Medio Oriente”, pagando i palestinesi che se ne andassero in maniera volontaria.

Basta bambini in fuga urlanti per aver perso un arto, essere stati feriti,o supplicare cibo, non vedremo mai più padri e madri disperarsi sui cadaveri dei figli, ma soltanto ricchi palestinesi e americani! Parola del mostruoso video su Gaza del futuro pubblicato dalla ministra israeliana Gamliel, nel quale Donald Trump e baby-consorte passeggeranno sul lungomare cui vanno incontro Benjamin Netanyahu e moglie, in mezzo a gente che balla e si diverte, sì perché Gaza liberata dai palestinesi sarà terra esclusivamente di divertimento con il cielo illuminato non da bombe, ma da giochi pirotecnici. Neanche il marchese De Sade potrebbe concepire simili orrori, che ci vorrebbero far dimenticare gli orrori di guerra, che George Grosz o Picasso non potrebbero dipingere tanto sconvolgenti sono.

Gli orrori di guerra di una Palestina che deve essere liberata dal giogo israeliano.
Pablo Picasso, Guernica. Credit foto © Wikipedia

Io penso al popolo di Gaza continuamente e – da quando il criminale di guerra Netanyahu ha pianificato anche l’annessione della Cisgiordania – al popolo palestinese tutto, che l’evidenza di questo piano vorrebbe cancellare dal mondo, ahimè complice, grazie ai governi immobili.
Non tutto, o meglio non di tutti coloro che stanno cercando di fare qualcosa contro il genocidio in atto, come le imbarcazioni cariche di aiuti per Gaza della Global Sumud Flotilla, l’unica ad aver fatto quel passo coraggioso che aspettavo da tempo: portare aiuti di ogni tipo a Gaza. E stavolta ad aver paura è stata Israele, che attraverso il ministro Ben -Gvir fa sapere ai volontari a bordo della Flotilla verranno trattati come terroristi, cioè come loro stessi.
La fiera del grottesco sembra non finire mai: è del 3 settembre la notizia che Russia, Cina e Corea si ergono ad alternativa di pace contro la boria militarista europea. E lo fanno con una mega parata militare. Sì, ma congiunta.

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