Con la fase2 siamo alla fase1
La fase 2 dell’emergenza covid-19 parte il 4 maggio, ma già domenica 26 aprile il premier Giuseppe Conte ha anticipato le principali misure per preparare gli italiani alla seconda fase per affrontare la pandemia lentamente, molto lentamente, tornando alla normalità senza vanificare gli sforzi fatti sino ad ora.
E questa nuova fase non si differenzia molto dallo status quo.
Le misure annunciate partono da diverse indicazioni sulle mascherine come ad avvisarci immediatamente che le le attuali misure di distanziamento restano vigenti. È questo, purtroppo il punto fondamentale di quella che dovrebbe essere la nuova fase, che sa tanto di vecchia. Le nuove norme, infatti, si distanziano a malapena da quelle della fase2.
Questi i principali punti che il premier annuncia:
1 Calmierare il prezzo delle mascherine
2 Ed eliminarne progressivamente l’Iva.
Apre un’ampia parentesi sulle manovre economiche, in via di studio, fate con calma, stiamo tutti fermi con la mascherina
Facci uscire, Giuseppi, liberaci!
3. Dal 4 maggio al 18 maggio rimarranno bloccati gli spostamenti se non per le cause che già dobbiamo seguire, ma si potrà fare visita ai congiunti, senza assembramenti e riunioni di famiglia. Sono di nuovo consentiti i funerali con un massimo di 15 persone.
4. Si potranno svolgere discipline individuali sportive dal 4 maggio, mentre il 18 maggio è da considerarsi come data di riapertura per quelle collettive. E le palestre?boh mica ho capito. 🙁
5. Ci sarà la rilevazione delle temperature nei luoghi pubblici. E chi ha più di 37,5° deve avvisare il medico curante.
Ma non soltanto nei luoghi pubblici, l’ingresso è contingentato anche ai parchi pubblici.
Ma il parrucchiere? Io ormai ho i rasta.
5. Dal 4 maggio è consentita attività di ristorazione da asporto. Bar e ristoranti possono fare consegne a domicilio e il cibo va consumato a casa. Non devo più preparare la pizza in casa, grazie a Giuseppi e ai mitici 400.
6. Le aziende di trasporto devono attenersi alle misure di sicurezza.
7. Riapre tutta la manifattura e tutto il settore costruzioni e commercio all’ingrosso.
8. Dal 18 maggio riaprirà il commercio al dettaglio, e riapriranno musei e biblioteche. Ma la riapertura alla cultura è già finita qui: le scuole rimarranno chiuse fino alla fine dell’anno scolastico. Tuttavia, saranno consentiti gli esami di Stato in videoconferenza.
9. Dal primo giugno riaprono bar, ristoranti, parrucchieri e saloni d’estetica, quando le situazioni saranno oramai irrisolvibili.