Optune: il nuovo dispositivo contro il tumore al cervello, il glioblastoma

Optune Novocure

Mi fa piacere che, proprio quando ho iniziato a raccontare del mio cancro, è stato annunciato il ritrovamento di una nuova cura contro il peggiore dei tumori, in quanto più difficile da sconfiggere: il glioblastoma, ossia il tumore al cervello in stadio avanzatissimo, cioè IV grado. La sua aggressività è tale che il tempo medio di sopravvivenza dopo l’intervento combinato con radioterapia e chemioterapia (il trattamento standard fino a oggi) è di sole 70 settimane. Oltretutto dopo questi trattamenti, il tumore torna. Ma oggi Novocure ha scoperto un altro modo per curare questo cancro, sviluppando una tecnologia che crea campi elettromagnetici che interferiscono con la capacità delle cellule tumorali di dividersi e moltiplicarsi, bloccando la loro crescita.
Il dispositivo si chiama Optune, è portatile e indossabile ed è stato approvato dalla FDA per il trattamento del glioblastoma.
L’apparecchio è stato ideato nel 2000 dal professore israeliano Yoram Palti, fondatore dell’azienda Novocure, che ha uffici per lo sviluppo delle innovazioni ad Haifa.
Non sono una dottoressa e non ho le conoscenze di base per comporre pezzi tecnici, per questo evito sempre di scriverne, ma questa notizia vale un approfondimento, pertanto le informazioni tecniche che ho trovato le copio e incollo:
L’idea alla base dello sviluppo è che le molecole nel corpo hanno una carica elettrica che può essere manipolata. I trasduttori sono collegati alla testa del paziente e forniscono correnti elettriche alternate. Il risultato del campo elettrico porta alla divisione anormale delle cellule tumorali e quando le nuove cellule si dividono in modo improprio, muoiono. Per trarre beneficio dal trattamento con il dispositivo, i pazienti devono indossare Optune, che è simile ad una calotta, sette giorni su sette, 24 ore al giorno.
Il professor Tali Siegel, presidente del forum di neuro-oncologia e un oncologo neurobiologico all’ospedale Beilinson del Rabin Medical Center di Petah Tikva, ha affermato:

“Esiste il trattamento standard che include radiazioni e chemioterapia e questo è tutto ciò che la medicina moderna ha da offrire a questi pazienti, quindi c’è stato un’enorme entusiasmo quando gli studi hanno indicato che l’uso del dispositivo ha portato a un’estensione dell’aspettativa di vita”.
Ha aggiunto lo sviluppatore del dispositivo Eilon Kirsson, direttore scientifico e responsabile ricerca e sviluppo di Novocure:

“Nonostante il suo impatto sulle cellule tumorali, la nuova tecnologia non interferisce con l’attività elettrica nel cervello e non danneggia il tessuto sano. Questa tecnologia ha cambiato il corso naturale del glioblastoma e ha portato a una situazione in cui non tutti i pazienti muoiono”.

Qualche anno fa avevo chiesto di aderire a una ricerca in corso all’Istituto neurologico Besta di Milano, ma prevedendo la necessità di indossare un caschetto durante tutto l’arco della giornata, era necessario rasarsi a zero e l’oncologo mi sconsigliò di partecipare alla ricerca perché soprattutto per una ragazza giovane sarebbe stato psicologicamente controproducente questo tipo di trattamento, che oltretutto riguardava tumori al cervello a uno stadio molto maggiore rispetto al mio. Così non partecipai. Non ho trovato indicata da nessuna parte questa controindicazione, ma immagino che anche chi indossi Optune si debba rasare la testa, ma a patto di continuare a vivere, chi non lo farebbe?

Attualmente il Giappone rappresenta il più grande mercato di apparecchiatura medico nel quale Novocure ha ricevuto rimborso governativo per Optune per il trattamento di glioblastoma diagnosticato di recente. Qui  il glioblastoma è diagnosticato ogni anno a 1500 persone. Di questa popolazione, approssimativamente 1100 pazienti sono candidati per trattamento con Optune in base alla percentuale del procedere della malattia e dell’eleggibilità medica.

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