In tutta Italia, FAI un salto nei luoghi aperti dal Fondo Ambiente Italiano, a Milano fai… la Stramilano

Cosa fare nel fine settimana? I nostri consigli tendenzialmente vogliono essere fatti su misura, e quindi guarderanno fuori dalla finestra, per essere studiati in base al tempo che fa, in particolare nella nostra città. Perché in una inattesa giornata di sole, chiudersi al cinema, o a vedere una mostra, o bere a un pub senza spazi outdoor, incupirebbe il nostro tempo libero. E nemmeno ci teniamo a inzupparci da capo a piedi, negli unici due giorni che possiamo dedicare a noi stessi lontani dal luogo di lavoro. Queste le premesse, ma poco saranno tenute da conto… Innanzitutto perché sconfiniamo subito dalla nostra regione, malgrado quanto fin qui abbiamo detto, per attraversare tutta Italia. Sabato 22 e domenica 23 marzo 2014, infatti, il Fondo Ambiente Italiano apre palazzi, chiese, castelli, parchi, per un totale di 750 meravigliosi tesori presenti in tutto il Bel Paese e spesso chiusi al pubblico. Basta che selezioniate sul sito del Fai la regione o la città in cui vi trovate per scoprire cosa potete visitare. E se prima date un occhio al meteo, la vostra scelta sarà ancora più mirata. E nonostante a Milano sia prevista pioggia, io extra-milanesi provenienti da Modena…

stramilano

… gli amici milanesi sono troppo mozzarelle per lanciarsi nell’impresa!

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Una risposta

  1. 21 Marzo 2014

    […] Che l’attività fisica faccia bene è cosa nota da sempre, ma da ieri a Glasgow è stato messo nero su bianco che il rischio di ammalarsi di tumore al seno si riduce del 12% nelle donne che fanno sport, indipendentemente dall’età in cui si inizia a praticarlo e dal peso. La ricerca, condotta da Mathieu Boniol direttore di ricerca dell’istituto ‘Prevention Research Institute’ a Lione, prende in esame 37 studi pubblicati tra 1987 e il 2013, basati su un campione complessivo di oltre 4 milioni di donne. È stata presentata ieri alla European Breast Cancer Conference in Scozia. Dopo il ricovero e l’asportazione di una massa di grandezza 4X4 cm, ho chiesto ai dottori di togliermi il catetere e il drenaggio al cervello, se non necessari. Seppure stordita dai farmaci, mi sentivo in forma e non vedevo l’ora di riprendere le mie camminate. Con moderazione, come raccomandato sulla lettera di dimissione, e cautela, come “prescritto”. E soltanto grazie al fatto che il mio corpo fosse forte e tonico, a due giorni dall’operazione, attraversavo il naviglio della Martesana, in compagnia di mia mamma, tutta preoccupata e affannata, perché fuori allenamento. Superati i primi chilometri, uno dopo l’altro, con tanta fatica e cautela a quattro mesi ho ritoccato i traguardi di un tempo. E domenica… faccio la stramilanina! […]

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