Seno più sano con lo sport

Che l’attività fisica faccia bene è cosa nota da sempre, ma da ieri a Glasgow è stato messo nero su bianco che il rischio di ammalarsi di tumore al seno si riduce del 12% nelle donne che fanno sport, indipendentemente dall’età in cui si inizia a praticarlo e dal peso. La ricerca, condotta da Mathieu Boniol direttore di ricerca dell’istituto ‘Prevention Research Institute’ a Lione, prende in esame 37 studi pubblicati tra 1987 e il 2013, basati su un campione complessivo di oltre 4 milioni di donne. È stata presentata ieri alla European Breast Cancer Conference in Scozia. Nel mio caso, dopo il ricovero e l’asportazione di una massa di grandezza 4X4 cm, ho chiesto ai dottori di togliermi il catetere e il drenaggio al cervello, se non necessari. Seppure stordita dai farmaci, mi sentivo in forma e non vedevo l’ora di riprendere le mie camminate. Con moderazione, come raccomandato sulla lettera di dimissione, e cautela, come “prescritto”. E soltanto grazie al fatto che il mio corpo fosse forte e tonico, a due giorni dall’operazione, attraversavo il naviglio della Martesana, in compagnia di mia mamma, tutta preoccupata e affannata, perché fuori allenamento. Superati i primi chilometri, uno dopo l’altro, con tanta fatica, a quattro mesi ho ritoccato i traguardi di un tempo. E domenica… sono pronta per la stramilanina!

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Una risposta

  1. 17 Marzo 2017

    […] Francesco Cognetti, presidente di ‘Insieme contro il Cancro’ «complessivamente in Italia ogni anno più di 73mila casi di tumore potrebbero essere evitati grazie al movimento, con conseguenze importanti anche in termini di risparmi. Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consigliano circa 150 minuti a settimana, cioè 2 ore e mezza, di attività fisica aerobica, come camminare, correre, andare in bicicletta, a un ritmo moderato-intenso». In generale, la pratica sportiva continuativa permette di evitare 25.880 malattie ogni anno, quali patologie cardiovascolari, ictus, tumori del seno e del colon retto, diabete di tipo II. E contrariamente a quanto si possa immaginare che il riposo sia la strada migliore dopo una cura tumorale, vincere la sedentarietà è fondamentale anche per evitare il rischio di recidive. […]

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