Osteria del Batti batti, imbattibile sul pesce

Si chiama Osteria del Batti batti e, una volta che la proverete, non potrete che battere e ribattere alla sua porta. Dove? In corso Garibaldi al civico 41. Ad accogliervi è lo chef Riccardo Minati, ogni mattina all’alba al mercato del pesce di Milano per aggiudicarsi quello migliore o più speciale. Come il Batti batti cui è intitolato il ristorante. Si tratta di una cicala di mare Magnosella, di nome e di fatto. Che al batti batti piaccia mangiare è in effetti palese. Bello cicciotto, le sue carni sono tutte da gustare. A partire dagli antipasti che la fanno nuotare in una zuppa per ben quattro ore, che non consuma la cicala, anzi ne tonifica il gusto. La monocroma – per gli occhi – zuppa al batti batti esplode di colori e sapori nel palato su cui rilascia tutti i suoi ingredienti, mentre un mix di antipasti della casa mette in tavola una tavolozza di colori, dove le nuance rosa di gamberetti e fagioli, o gamberetti e farro, si accendono di verde rucola e rosso pomodoro. Tartare di tonno e polipo su crema di patate rivestono rosa per colorare le ocre di fritti che non odorano di pesantezza, ma profumano di mare. All’antipasto si fermerebbero minimalisti ed equilibristi, visto che l’entrée già costituisce di per sé un perfetto piatto unico, ma gli eccentrici potranno proseguire con una padella di vermicelli e batti batti per prima portata e/o una “infornata” di pesce al fornoI primi sono tutti realizzati con pasta fresca e gnocchi fatti in casa. E a questo punto, anche a chi si è fermato all’antipasto, consiglio di addolcire il palato con un  gran finale che fa per tre: shot di tiramisù della casa. Caldo quello alle fragole, nutelloso e per i più golosi quello al cocco, intramontabile il classico.

Luigi Scognamillo

Luigi Scognamillo

Il cuoco Luigi Scognamillo, napoletano verace, ma ligure prima e ora milanese d’adozione, ci racconta come si prepara la zuppa al Batti batti. Timido, ma naturalmente intrattenitore, amante della carne, ma specializzato nel cucinare il pesce, Luigi realizza un piatto che trova un’armonia perfetta tra pesce e verdure.

Sedetevi comodi… ci vogliono quattro ore, che abbiamo ridotto a poco meno di quattro minuti! Aguzzate la vista, affinate l’orecchio e per il naso? Allietatelo, recandovi in corso Garibaldi 41!

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