“Locke”, ovvero la filosofia dell’unica sostanza

locke

L’uomo sia capace di rinunciare ai propri desideri,
di opporsi alle proprie inclinazioni e di seguire unicamente ciò che la ragione gli addita come migliore,
benché gli appetiti tendano all’altra parte.
(J. Locke, Pensieri sull’educazione)

Lei

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Dopo la triste sorpresa avuta con Alabama Monroe, andare al cinema richiede cautela. E quando mi è stato proposto di vedere Locke, speranzosa, ho subito chiesto se si trattasse della storia del filosofo britannico. Ovviamente no… Brividi, panico, squallidi tentativi di diserzione e… Alla fine Locke sia, e pure in lingua originale, quasi fosse una doppia punizione per il tentativo di aver cercato di sfuggirgli. Perché per Lei e il protagonista di Steven Knight non c’è via di fuga. Aivan (che per noi italiani dalla pronuncia veri fluent è Ivan), e non John Locke, è infatti intrappolato nella sua macchina per andare incontro a un ergastolo a vita. È solo contro un destino che va in senso contrario alla strada che percorre per raggiungerlo. Lunga, diritta, percorribile ad andatura regolare la strada interminabile, senza fine la vita breve con continue svolte improvvise per evitare gli ostacoli che la carceraria mette sul cammino. Aivan è da solo ad affrontare una regolarità sconvolta dall’irregolarità. Le altre presenze, sia le più care e intime, che le più odiate e bastarde, sono presenze assenze fuggevoli come i riflessi delle luci della strada sui vetri della macchina. La loro immateriale consistenza è ombra, voce, al massimo urlo che esce da persona addolorata, nella mente e/o nel corpo. Certa è solo una cosa:

Non c’è nessun corpo,
perché non abbiamo nessuna idea chiara e distinta della sostanza della materia,
quanto lo è il dire che non c’è nessuno spirito,
perché non abbiamo nessuna idea chiara e distinta
della sostanza di uno spirito.

(J. Locke, Saggio sull’intelletto umano, II, cap. XXIII, 1-2, 4-5)

Anche Lui al rientro dal cinema, dopo aver affrontato i perigli di via Padova, ha incontrato una  sostanza fantasmatica: un bell’anatroccolo in piume e ossa che passeggiava in piena circonvallazione

Lui

luiockeDestra o sinistra? Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra. Per Ivan Locke è la tranquillità del solito ritorno a casa dopo una giornata di lavoro contro una corsa al buio su un’autostrada che brucia certezze di chilometro in chilometro. Sempre più solo, ma sempre più attaccato alla propria concretezza, che è la stessa del calcestruzzo che colerà il mattino dopo anche senza di lui. Responsabile di ogni sua azione costi quel che costi, si sarebbe fermato per prendersi carico anche di uno stolto anatroccolo che passeggia senza senso in mezzo alla strada. Lui.

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