Tommaso e la mostra del cinema di Venezia

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Non ho quasi mai visto un film perché premiato, non intenzionalmente, caso mai non l’ho visto perché premiato… è il caso degli Oscar perché, se un film l’ha vinto, in genere è un’americanata da cui stare a debita distanza. D’altronde mentre scrivo c’è il motogp di san Marino con i commentatori fedeli a Valentino Rossi. Valentino è dio…io non credo in un dio ultraterreno, che, pure a volte si è manifestato nelle musiche del Pergolesi o di Mozart, figurarsi in uno in terra che ha le caratteristiche di Valentino Rossi: no, grazie, ne faccio a meno. Oggi la Mostra del cinema di Venezia ha premiato Lav Diaz con The Woman who left. Andrò a vederlo, il cinema filippino è molto all’avanguardia, ma per ora ho visto soltanto un film, presentato a Venezia, ma fuori concorso: Tommaso. Racconta la storia di un quarantenne in crisi con gli affetti e depresso a lavoro. Tommaso è Kim Rossi Stuart, tuttora bellissimo e ci si chiede come possa, nonostante l’età, non trovare una compagna. La bellezza è il motore del mondo? Vero, ma a 40 anni non basta, si vuole di più o la crisi è dietro l’angolo. E così anche l’amenità della campagna porta un po’ di serenità , ma anche questa è minacciata da un bozzolo schifoso di vermi infestanti. Rossi Stuart non è per niente in crisi, anzi lanciato come sceneggiatore, regista e interprete.

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