Aprile: mese di prevenzione alcologica

«Il consumo di alcol -spiega il professor Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol – è un importante problema di salute pubblica, classificato in Europa come terzo fattore di rischio di malattia e morte prematura dopo il fumo e l’ipertensione arteriosa. In particolare, la classificazione statistica internazionale delle malattie (International Classification of Diseases 10th revision, ICD-10) indica oltre 200 condizioni per le quali il consumo di bevande alcoliche è un fattore di rischio evitabile inclusi numerosi disturbi neuropsichiatrici, le malattie croniche, i tumori, gli infortuni, le situazioni che provocano ogni anno numerosi morti e feriti che sopravvivono con disabilità permanenti». A due giorni dal Alcohol Prevention Day (celebrato il 12 aprile 2017- mese di prevenzione alcologica), i dati sono fermi al 2015 quando Ona -Osservatorio nazionale alcol – contava che il 64,5% degli italiani con più di 11 anni di età (pari a 35 milioni e 64 mila persone) ha consumato almeno una bevanda alcolica, con una prevalenza notevolmente maggiore tra i maschi (77,9%) rispetto alle femmine (52,0%). Un dato che evidenzia l’aumento di oltre un punto percentuale rispetto al 63% dell’anno precedente. Stabile il numero dei consumatori giornalieri (22,2% nel 2015 vs 22,1 nel 2014), mentre continuano a crescere coloro che bevono fuori pasto e “binge drinking”- Assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza  (nel 2013 erano il 25,8%, nel 2014 erano il 26,9%, nel 2015 risultano il 27,9%). Insomma, provate a consumare i nostri analcolici!

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