La Pink parade colora di rosa la zona del Sempione a Milano
Rettifico il finale del pezzo che annunciava la presentazione della Pink Parade sottolineando che se uno è bello non c’è niente da fare: può anche vestirsi color maiale che rimane un meraviglioso belvedere. Questa è la prima riflessione importante da fare. Marco Bianchi, ricercatore della Fondazione Veronesi, spicca in quel serpentone rosa che è costituito dai numerosi partecipanti alla manifestazione. Dopo 4 anni, nel 2016 la parata in rosa ha raccolto quasi 1 milione di euro, di cui 500.175 soltanto lo scorso anno. Non sono ancora usciti i dati ufficiali di quest’anno, ma il mio numero di pettorale superava il n.13.100, quindi stimo che quest’anno si sia battuto il record dello scorso. Oltre al bello della Fondazione Veronesi, c’erano dai bambini in passeggino, alle anziane con bastone rivestito con fettucce rosa, fino ai 4zampe con immancabile maglietta. Non si contavano le donne. Io ero in compagnia di mie sorella e della mia compagna di cortei e stramilanine. Il rosa usciva dagli occhi e si snodava intorno al Castello Sforzesco e al circostante Parco Sempione. Tante anche le spose per lo più cinesi che dalla vicina Chinatown, arricchivano il loro book del matrimonio nel parco Sempione, sbalordite davanti a questo serpentone rosa. Finita la gara dei runners, è partita quella di noi corridori. L’aria era pesante a causa del forte inquinamento. Guarda la pink gallery!
Aggiornamento del 29 ottobre 2017: Sono usciti i dati della Pink Parade 2017. Con più di dodicimila iscritti, un terzo in più rispetto a quelli dell’anno passato, la Pink Parade ha raccolto oltre cinquecentomila euro, che serviranno per intero a sostenere le attività di Pink is Good,il progetto della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione dei tumori femminili (seno, utero e ovaie) e il finanziamento della ricerca scientifica.