L’ecoterapia per il benessere fisico e mentale
Con la bella stagione sarebbe utile praticare ecoterapia, un metodo completamente gratuito di curarsi in modo naturale, che incoraggia le persone a creare delle relazioni positive con l’ambiente che le circonda. Nonché una nuova terapia per combattere ansia, depressione, diabete e ipertensione. Lo dice uno studio del 2003 dell’Università dell’Essex, che esaminava i benefici sia fisici che mentali provenienti dal contatto con l’ambiente naturale. Furono questi ricercatori che proposero formalmente di collegare i benefici dell’adozione dell’attività fisica e allo stesso tempo di essere direttamente esposti alla natura. I ricercartori di Essex coniarono per questo concetto il termine “esercizio verde” e avviarono un rigoroso programma di ricerca scientifica che continua ancora oggi. I metodi terapeutici da seguire sono semplici e soltanto a scriverli/leggerli danno una sensazione di benessere. Consistono nel trascorrere del tempo in un bosco o in un giardino; sedersi accanto a un ruscello, un fiume o una fonte d’acqua; ammirare il paesaggio durante un viaggio, dedicarsi al giardinaggio e prendersi cura delle piante o dell’orto e interagire con gli animali. Questi esercizi hanno aiutato oltre 12.000 persone affette da malattie mentali a partecipare ad attività ecologiche per migliorare la fiducia, l’autostima e la loro salute fisica e mentale in modo che possano poi tornare al lavoro e ridurre i sentimenti di isolamento sociale. La dott.ssa Rachel Bragg del Green Exercise Research Team, ha dichiarato: “Abbiamo riscontrato miglioramenti significativi nel benessere mentale dei partecipanti, nell’inclusione sociale e nella connessione con la natura“.
Dal canto suo l’ex militare Wayne Franks, che ha partecipato agli esercizi verdi, ha dichiarto: “Non sapevo nemmeno che esistesse una riserva naturale vicino a dove vivevo e non pensavo che la natura potrebbe aiutarmi nella mia situazione. L’ho provato però, e ora, guardando indietro, se non avessi aderito al progetto, sicuramente non sarei qui”.