La tragedia di un uomo ridicolo: omaggio a Bernardo Bertolucci oggi scomparso
Aspettare la morte di qualcuno per sperare di guardare in televisione un grande film. Detesto la tv perché rappresenta davvero lo stato più infimo della cultura della società contemporanea. Tuttavia quando è morto Vittorio Taviani ho potuto vedere Cesare deve morire, con la morte di Ermanno Olmi ho rivisto L’albero degli zoccoli. Con la scomparsa il 26 novembre 2018 di Bernardo Bertolucci ho immaginato, visto il carattere provocatorio della maggioranza dei suoi film, che la tv non azzardasse a mandare i capolavori del regista. E, infatti, La7 ci ha rifilato il più commerciale dei suoi lavori: Il piccolo Buddha. Ma si rialza in piedi con la proposta in seconda serata di Accattone di Pier Paolo Pasolini, per il cui primo film, Bertolucci fu assistente alla regia. RaiMovie ha mandato di recente Ultimo tango a Parigi, ma il film sarebbe troppo scandaloso per commemorare il defunto, ma la tv pubblica non può esimersi dell’omaggio al grande regista e sceglie di mandare su rai2 La tragedia di un uomo ridicolo. Accattone è il primo e inarrivabile lungometraggio del poliedrico intellettuale Pasolini. La tragedia di un uomo ridicolo è scritto e diretto da Bertolucci, ma negletto, pur restando tra le migliori interpretazioni di Ugo Tognazzi, il signor Primo, anche per il soggetto straordinariamente illuminante sulla miseria umana. Anche Accattone dal titolo dichiara di incentrarsi su questo tema. Quella dell’industriale caseario è una miseria d’animo, quella di Accattone è economica.
La tragedia dell’uomo ridicolo è scegliere tra pagare il riscatto per liberare suo figlio 23enne da ignoti sequestratori oppure vendere il caseificio di cui è proprietario per pagarlo. La tragedia di un uomo ridicolo è quella di perdersi tra le labbra e i seni della ragazza del figlio, capire che è coinvolta con l’operaio-prete nel rapimento del ragazzo, ma non avere il coraggio di chiedere loro nulla, anche quando capisce che il figlio è spacciato. La tragedia di un uomo ridicolo è quella di essere nulla di fronte alla forza di una madre pronta a diventare povera d’un colpo. E non riuscirle proprio a dire che il figlio per cui lei si sta riducendo sul lastrico è morto. Ma il macello dei maiali è la mattanza di Giovanni. La tragedia di un uomo ridicolo è quella di voler fregare e, invece farsi fregare. E con Giovanni muore anche la dignità del padre Primo dei miserabili.