‘Real bodies’: corpi veri plastinati esposti in via Ventura

Un cimitero laico, fino al 26 febbraio in via Ventura. È quello esposto  nella mostra Real bodies fino al 29 gennaio. Già passato più volte a Milano, questa annunciano essere l’ultima. E per quest’ultima Real bodies non si mettono in mostra soltanto con la morte, ma anche con la vita. L’arte funeraria abbandona i piccoli artigiani, il marmo e il gesso, che si affacciano nel vicino cimitero di Lambrate, e si fa fare dallo scienziato/artista Gunter von Hagens, noto come dottor Morte per la tecnica di conservazione dei cadaveri, conservati sostituendone i liquidi con dei polimeri di silicone. E i morti dormono per l’ex fabbrica facendo mostra dei loro pezzi migliori o peggiori, se ammalati, quelli che magari sono lì per morte violenta. Il freddo marmo e il gesso sono sostituiti dai corpi reali, come ben chiarisce il titolo della mostra, Real Bodies, già esposta più volte in questa fabbrica della Milano industriale in passato. Ma rispetto ai suoi precedenti, dottor Morte esagera perché in tutta questa morte tanti sono gli spiragli di vita. Tra le sale, una è interamente dedicata ad aborti, i quali ci fanno ben vedere come, in effetti, c’è tutto pronto all’uso. E ancora in una scomposizione futurista, l’immobilità della morte è rotta ora da un morto che cammina, poi da un altro in bicicletta. Uno esplode da dietro, un altro se ne sta tranquillo seduto. Tante le nuove sezioni. Una è dedicata a Leonardo da Vinci, del quale quest’anno si celebrano i 500 anni dalla morte. Leonardo è scelto anche perché pioniere delle moderne tecniche di indagine autoptica per cui ha eseguito personalmente nella sua vita almeno 10 autopsie di cadaveri accertate nei suoi scritti, anche se gli studiosi ritengono che ne abbia eseguite molte di più.
Un’altra nuova sezione, invece compara l’anatomia dell’uomo con quella animale. Il cervello, l’organo più pesante dell’uomo, è paragonato a quello visibilmente più piccolo di un maiale e di una scimmia (anche in questo caso le dimensioni non contano?); l’incedere di una mucca a quella di una donna.
Un’intera sezione è dedicata all’immortalità, esaminando gli approcci scientifici in grado di permettere all’uomo di prolungare la sua esistenza. Tra le numerose anteprime, spicca quella europea di una capsula russa per la crioconservazione. È protagonista la Crionica, la tecnologia più avanzata nella conservazione di esseri viventi grazie alle temperature di congelamento garantite dall’azoto liquido.
L’ingresso alla mostra è di 18 euro, 15 ridotto. La visita alla mostra, che rimane aperta per le vacanze natalizie, richiede parecchio tempo.

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