Contro la puntura della medusa
Quando ero piccola non esistevano nei nostri mari, oggi mi capita sempre più di frequente di avvistarle o di amici che vengono punti dalle meduse. Strano, ma vero – ho paura a scriverlo ma a me non è mai capitato. Ricordo un anno che nella spiaggia di Agropoli, ce ne erano a migliaia spiaggiate, gigantesche e bellissime, e nelle acque non ho infilato nemmeno le unghie, terrorizzata com’ero. Chissà se si erano suicidate in massa. Non l’ho mai scoperto. A Barcellona ho battuto ogni record di velocità quando ne ho vista una nuotare proprio accanto a me. Perché chi è stato morso mi ha sempre riferito fastidio e dolori atroci e io di soffrire non ne voglio sapere. Ma se la medusa colpisce, rinunciare ai rimedi fai da te come aceto o ammoniaca e urina, tramandati anche in una puntata di Friends.
La prima cosa da fare è rimanere tranquilli. Appena possibile, avvicinarsi alla riva e uscire subito dall’acqua. Prima di entrare in acqua controllare bene intorno. Bisogna raschiare via i residui dei filamenti urticanti che sono rimasti sulla pelle, utilizzando un oggetto rigido come una carta di credito o un pezzo di plastica. Non cercare di toglierli con le mani. Il primo intervento, sia per adulti sia per i bambini, consiste nello sciacquare la zona con abbondante acqua salata.
Ripulire e sciacquare bene la zona urticata e poi applicare un gel a base di cloruro di alluminio. Questo tipo di medicamento è il più indicato, per adulti e bambini. Si può anche optare per un gel a base di cortisone, ma il suo effetto è tardivo perché agisce dopo 30 minuti. Le creme antistaminiche riducono la sintomatologia e la sensazione di prurito, ma sono fotosensibilizzanti perciò è meglio non utilizzarle se ci si espone al sole. In ogni caso, è meglio non prendere sole nei giorni successivi ai trattamenti farmacologici per evitare che la cute si macchi: la lesione è di tipo irritativo ed è consigliabile aspettare che la pelle si sia rigenerata. Se la lesione è evidentemente importante, andare al pronto soccorso. In seguito al primo soccorso, è consigliabile farsi vedere da un dermatologo che opterà per la terapia più indicata ed efficace, eventualmente anche per via orale.
Da qualche anno sono disponibili in farmacia prodotti repellenti per le meduse. Sotto forma di pomate o gel, vanno spalmati sulla pelle un quarto d’ora prima di fare il bagno e, rendendo scicvolosa la pelle, non permettono ai tentacoli di rimanere appiccicati. I repellenti bloccano il sistema di attivazione delle cellule urticanti e combattono la pressione osmotica che si forma all’interno dei nematocisti, che sono gli organi urticanti della medusa. I prodotti medusa-repellenti sono un tentativo in più per stare tranquilli, anche se i loro effetti sono da verificare ulteriormente.