L’amianto è di nuovo legale negli Usa
Ogni anno soltanto negli Stati Uniti sono 40 mila le persone che muoiono a causa di malattie riconducibili all’amianto. In Italia, a fine luglio, in Sicilia, è deceduta Maria Imbesi, 82 anni, da tempo in cura per asbestosi pleuro polmonare. Rappresenta il 150mo operaio della Sacelit morto per malattie legate all’amianto. Nella fabbrica di Pace del Mela (in provincia di Messina) chiusa da anni, in cui erano impiegati in tutto 220 persone, la donna ha lavorato per meno di tre anni nel reparto di produzione di tubazioni, canne fumarie e coperchi di serbatoi in eternit. Il marito era già deceduto per la stessa malattia. Tuttavia l’Epa (Agenzia di protezione dell’ambiente degli Stati Uniti) ha reso di nuovo legale l’utilizzo dell’amianto nei materiali per l’edilizia, il cui impiego era stato proibito a partire dal 1989 negli Usa e in quasi tutti i paesi del mondo. E così l’impiego di amianto è diminuito del 99 per cento negli ultimi trent’anni. Ma adesso è arrivato alla presidenza Donald Trump, il quale, bando agli studi – che asseriscono che tutti i minerali indicati con il nome amianto (o asbesto) possono provocare tumori del polmone e mesoteliomi se ne vengono inalate le fibre – ha sempre sostenuto che l’amianto non debba essere del tutto bandito, ma si debba consentire un limite minimo. Come si legge in Art of Comeback, libro del 1977, il presidente americano ha detto: “il bando all’amianto è una cospirazione guidata dalla malavita, in quanto le società che effettuano la rimozione dell’amianto sono spesso legate alla malavita”. L’Epa afferma che, a partire da agosto, non farà più controlli sull’amianto nell’ambiente, al contrario di quanto riaffermato nel 2016 sotto l’amministrazione Obama in cui si confermava che l’amianto era una delle dieci sostanze pericolose da tenere costantemente monitorate.Voglio proprio sapere se ci riveste il tetto della Casa bianca. Lo slogan di Trump per questo suo nuovo malaugurato “successo” è Maga, cioè Make America Great Again (Facciamo di nuovo l’America un grande Paese).
Uralasbest, una delle poche aziende che ancora producono amianto ha postato la scritta “approvato da Donald Trump, il 45mo Presidente degli Stati Uniti”. Nel frattempo, il Brasile cessa la sua produzione di amianto per motivi sanitari e ambientali.