A Saqqara ritrovati 13 sarcofagi di 2500 anni fa ancora sigillati
La necropoli di Saqqara, a sud del Cairo, in Egitto, riporta periodicamente alla luce tesori inestimabili della più antica civiltà, quella egizia.
Saqqara probabilmente era la necropoli di Menfi, un tempo capitale dell’antico Egitto. Per 3000 anni gli egiziani vi seppellirono i loro morti. Per questo è considerato un sito di grande interesse archeologico.
L’ultimo scavo archeologico nel tempo, risalente ai primi giorni del mese di settembre, ha portato il ritrovamento da parte delle autorità egiziane di un pozzo funerario con 13 sarcofagi lignei di 2500 anni fa ancora completamente sigillati. Ciò che rende queste bare così speciali tra le migliaia sepolte nel complesso della tomba è il fatto che siano rimaste intatte per millenni e siano ancora completamente sigillate, dopo la morte dei loro abitanti. Oltretutto, è probabile che le tombe possano ospitare non solo gli esponenti delle classi nobiliari ma anche persone della classe media o operaia.
Si tratta di una camera scavata nella roccia in fondo a un pozzo funerario lungo 11 metri. Al suo interno erano accatastati almeno 13 sarcofagi lignei decorati. Il numero di bare, però, è sicuramente molto più grande, dal momento che sono state individuate nicchie ricavate ai lati del pozzo, tra cui una sola è stata aperta rivelando la presenza di sarcofagi e diversi oggetti di corredo (tra le foto divulgate, si nota solo una statuetta di Ptah-Sokar-Osiride). Probabilmente le tombe sono rimaste chiuse da quando sono state sepolte, non essendo state saccheggiate, si spera di ritrovare al loro interno il corredo funerale originale affatto intatto, garantendoci informazioni su chi è sepolto all’interno delle bare ma anche sulle antiche usanze funerarie egiziane.