Riapertura delle scuole: la mascherina toglie il sorriso

i negazionisti si sono animati, negli ultimi tempi a dimostrare la nocività dell’uso delle mascherine, pur di non indossarle se non per moda. Io per prima qui ho raccolto una serie di problemi che ne comporta l’uso. Ma oggi con la riapertura delle scuole, ho capito quello che credo sia il principale disturbo che ci portano.
Il rientro a scuola finalmente c’è stato. Abitando lontano, mi sono fatta mandare video e foto del primo giorno di scuola di mio nipote. E ho preso coscienza che il peggior male delle mascherine è l’annullamento delle emozioni. Non riuscivo proprio a vedere se sorrideva o gli angoli della bocca scendevano per tristezza o preoccupazione. È questa la più nociva controindicazione della mascherina: non si vedono più sorrisi e risate, o i grazie sussurati all’autista che si ferma per farti attraversare, Io cerco di essere sempre sorridente con tutti, perché migliora la giornata a me e a chi riceve il mio sorriso. Non credo che i bambini siano contenti di tornare a scuola, se non per rivedere gli amici, o di andarci per la prima volta, a scoprire quale sarà il mondo delle future mattinate per tanti anni. E, cosa abbiano provato il primo giorno di scuola gli studenti non si può decifrare da tutte le immagini scorse nei telegiornali, soprattutto dei più piccoli imbavagliati, schiacciati da cartelle colorate gigantesche, con il grembiule per mascherare anche il ceto di provenienza. Aspetto stasera che il mio piccolo studente mi racconti il suo primo giorno di scuola, senza mascherina e con quello che spero sia un sorrisone stampato in faccia. Perché quando a scuola vai ogni mattino, la odi, ma, quando la sostituisci con il lavoro la rimpiangi.

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