Quer pasticciaccio brutto della Regione Lombardia: il vaccino antinfluenzale
Qui in Lombardia, la Sanità è diretta da una coppia comica che fa morire (dal ridere, si può omettere): Giulio Gallera, fan sfegatato di Paracetamolo di Calcutta, e Attilio Fontana, noto per non saper neanche indossare la mascherina. Si sono resi celebri con la gestione dell’emergenza Covid-19 in Lombardia. Chi sta fuori dalla mia Regione potrebbe pensare che l’inattesa pandemia abbia sorpreso e quindi trovato impreparato il valoroso duo, che anche fuori dall’emergenza, ha dimostrato tutta la sua inettitudine. Perché proprio quest’anno che il vaccino antinfluenzale è raccomandato su larga scala, come prima arma contro la nuova Sars, e nonostante Sip Lombardia abbia scritto una lettera al presidente della Regione, Attilio Fontana, e all’assessore al Welfare, Gallera, per sollecitarli a distribuire e ad offrire il vaccino gratuitamente almeno ai bambini dai 6 mesi a 6 anni.
Ma i due eroi della Sanità hanno acquistato 168mila dosi di Efluenda al costo unitario di 25 euro, che l’Aifa ha fatto sapere non sono utilizzabili per la stagione influenzale 2020. Allora, non contenti, la Lombardia ha ricevuto 100mila dosi del farmaco cine Splitt Virion, ma non ha le autorizzazioni Aifa per la messa in commercio, così come il Falkem Swiss acquistato al prezzo record di 26 euro, partendo da 4,9 euro. Cioè hanno pagato 6 volte il prezzo originario, per un totale di 10,4 milioni di euro a fronte di 500mila dosi (e ne manca ancora un milione).
insomma, la Regione avrebbe acquistato a prezzi record farmaci che per l’Aifa non possono essere somministrati. L’ultima gara del 6 ottobre, che avrebbe garantito altre 500mila dosi, è stata sospesa. E ora il sistema sanitario si ritrova con poco più di 2 milioni di dosi che non basteranno neppure a vaccinare gli over 65.
E così la campagna antinfluenzale in Lombardia, che sarebbe dovuta partire a ottobre, partirà in ritardo.
È da fine settembre che chiedo di persona all’Azienda socio sanitaria, dove mi sono vaccinata l’anno scorso, come e quando potevo prendere appuntamento e soltanto venerdì 16 ottobre, alla mia ennesima richiesta, mi hanno risposto che quest’anno mi sarei dovuta rivolgere a un’altra Asst.
Ho cercato il numero e chiamato innumerevoli volte fino a stamattina, quando un nastro registrato finalmente ha parlato sostenendo che per prenotare il vaccino avrei dovuto scrivere a un indirizzo mail e che avrei trovato tutte le informazioni su un sito su cui vado subito a controllare. Il sito non esiste e, pur capendo che anche l’e-mail fosse inesistente, ne mando una chiedendo appuntamento il prima possibile, e mi rispondono subito: “Indirizzo non trovato, l tuo messaggio per vaccinazioni.pecchio@asst-sds-sacco.it non è stato recapitato perché il dominio asst-sds-sacco.it risulta inesistente”. Ma io non mi fermo e chiamo il numero verde delle prenotazioni della Sanità Regione Lombardia. Aspetto in linea finché l’operatrice telefonica mi risponde che fino al 3 novembre non accettano prenotazioni per il vaccino antinfluenzale. Ci ho perso l’intera mattinata, per molto meno un impiegato comune sarebbe stato licenziato in tronco. Questi hanno ucciso migliaia di persone, rubato migliaia di euro, sperperati anche di più e li tengono ad amministrare la Sanità che ci ha reso famosi e punti di riferimento a livello internazionale. Va bene la coppia comica, ma non di pagliacci.
Una risposta
[…] secondo le stime, colpirà dai 4 agli 8 milioni di italiani. Io, nonostante sia riuscita a fare il vaccino antinfluenzale, chiamo il dottore quasi tutti i giorni per sintomi influenzali che mi fanno temere il peggio, […]