I ricchi e i poveri
Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa ce lo dice l’ultimo Osservatorio Immagino GS1 Italy. Sono stati presi in esame le etichette di oltre 115 mila prodotti venduti in Italia e sono emerse non soltanto le indicazioni più diffuse e consolidate, ma anche i claim emergenti che si stanno affermando sempre più. I claim più ricorrenti nelle etichette degli acquisti sono tra loro opposti, a indicare due stili completamente scissi tra loro: free from e rich-in.
Al primo gruppo appartengono prodotti che suggeriscono le vecchie tendenze veg, come prodotti “senza latte” (+11,9%), in particolare insaccati, gelati vegetali multipack e panini per hamburger o hot dog, e “senza uova” riguardanti soprattutto pasta senza glutine, biscotti salutistici e maionese.
La nuova tendenza invece si riscontra nei prodotti che sono detti privi di polifosfati, cresciuti di +8,9% su base annua, inerenti soprattutto ad affettati, würstel, salumi a cubetti e formaggi fusi in fette.
Invece nell’area del rich-in a emergere sono soprattutto i prodotti che segnalano di apportare iodio, come carni bianche elaborate (come cotolette e cordon bleu), passate di pomodoro e fette biscottate,
Crescono anche le vendite di prodotti arricchiti di zinco oppure magnesio.
I prodotti che segnalano il contenuto di zinco (+5,1%) sono, in particolare, integratori, caramelle, biscotti, acque aromatizzate e frutta secca.
andamento a due velocità per i prodotti che segnalano la presenza di magnesio: il calo del fatturato annuo (-1,7%) si deve alla flessione degli integratori solo in parte compensata dalla interessante crescita degli alimenti con il claim “fonte di magnesio”, come biscotti integrali o multicereali, e semi.