Luca e la bellezza del mondo
Adoro guardare i cartoni animati, soprattutto sotto periodo natalizio. Se poi i contenuti sono anche piacevoli per gli adulti, me li godo ancora di più. Di recente, ho visto Luca della Pixar, direttoo da Enrico Casarosa, che dedica un omaggio alla Liguria, dove da piccola andavo spesso al mare. Così da ragazza, fino all’anno scorso a Varazze. Dal momento che la Liguria è davvero il mare dei milanesi, perché in treno arrivarci è un attimo, più faticoso è trovare n posticino al sole. E tutte le mie mancanze dell’ultimo periodo, in cui aggiorno poco Alimentarmente, dipendono anche da questo motivo: il lockdown quest’anno non l’ho proprio sopportato e appena c’è stata l’occasione, sono scappata e ho fatto il pieno di bellezza. Mi è servito proprio a questo un altro anno di clausura forzata: riconoscere quanto mi faccia bene conoscere e immergermi nella bellezza.
Ma torniamo a Luca, che certo bello non è, perché Luca a contatto con l’acqua è un mostro marino, in realtà bellissimo, ma quando tocca la terra si trasforma in bambino comune, appassionato di vespe, ma anche di astrologia e di scuola per conoscere, a differenza del suo amico Alberto, che con lui condivide solo la passione per la Vespa. Che cercheranno di aggiudicarsi attraverso una gara spezzagambe in bicicletta per le salite di Portorosso, località ligure dove i due amici si trasferiscono dagli abissi per restare umani finché non vincano il concorso, poi la gara prevede l’abbuffata di trenette al pesto rigorosamente da attorcigliare nella forchetta, missione impossibile per chi non è pratico, o forse sì? Poi c’è la gara di nuoto, ma questa li farebbe scoprire, quindi meglio se a farla sia la piccola umana Giulia nella squadra degli Sfigati con i due mostri e loro Virgilio sulla terra. Quando sarà il momento di tornare a casa Alberto e Luca dovranno separarsi, tuttavia facendo scelte opposte, nessuno dei sue potrà rinunciare alle bellezze dell’uomo.