A Milano la statua a Margherita Hack

Sguardo fisico è la statua che Milano dedica a Margherita Hack, l’astrofisica di fama internazionale di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita. Realizzata in bronzo e alta 270 centimetri, la statua è stata donata al Comune di Milano da Fondazione Deloitte, che si farà carico della manutenzione ordinaria e straordinaria per gli anni a venire. Che in centro a Milano sorga una scultura dedicata a una donna è evento straordinario e lo è ancora di più che questa donna sia celebrata per la sua intelligenza – la statua è, infatti, posta nel parchetto di fronte all’Università degli studi di Milano. La Hack bronzea guarda verso il cielo a cercar le stelle.
E fin qui, tutto bene e tanta contentezza per la rottura di tanti stereotipi duri a morire. Tuttavia a ben guardare la scultura, non si può esaltare certo per la sua estetica: è veramente brutta.
Daniela Olivieri, detta Sissi, l’artista bolognese che l’ha realizzata, ha voluto rappresentare l’astrofisica come una persona nata dagli elementi di una galassia e impegnata a studiare le stelle che la formano. Il corpo è un vortice di colore nero intenso, quasi pare porfido: emerge dal magma della vita che pulsa dentro la crosta terrestre. Le mani di color oro, come gli astri incastonati nella galassia sono alzate verso il cielo per guardarvi simulando che tenga tra le mani un telescopio presente per assenza. Priva di piedistallo, sorge direttamente a terra, perché per l’artista è importante che la scultura “dialoghi con lo spazio, e con le persone che la vivranno, il pubblico”. Sguardo Fisico ha vinto l’anno scorso, un concorso di idee al quale hanno partecipato 8 artiste italiane e internazionali: oltre a Sissi, infatti, presentavano le proprie opere Chiara Camoni, Giulia Cenci, Zhanna Kadyrova, Paola Margherita, Marzia Migliora, Liliana Moro e Silvia Vendramel.
Sicuramente è vincente il soggetto femminile e scienziata, ma non è stato rappresentato al fine di http://alimentarmente.it/2016/11/londa-hokusai-palazzo-reale/comunicare un’emozione o un messaggio alto, come io reputo debba fare tutto ciò che pretende essere opera d’arte. E una donna famosa per aver guardato il cielo, merita una rappresentazione più suggestiva.


Lei non era bellissima,
ma era come arte.
E l’arte non deve essere bellissima,
deve farti provare delle emozioni.
Quando ti fa innamorare,
è un capolavoro.

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