Ottobre è il mese della prevenzione dal cancro

Con ottobre inizia il mese della prevenzione con tante iniziative che riservano attenzione soprattutto alle donne con l’obiettivo di incentivare la cultura della prevenzione e favorire la diagnosi precoce dei tumori che soprattutto colpiscono le donne, grazie anche ad una maggiore attenzione agli screening, ha visto diminuire la mortalità di quasi il 7% negli ultimi sei anni: come ogni anno, il 16 ottobre io camminerò la Pink parade organizzata da Fondazione Veronesi, che ricorda i dati del tumore al seno, ancora molto alti: “Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, una patologia che colpisce ogni anno in Italia circa 55.000 donne. La ricerca ha compiuto grandi passi in avanti per questo tipo di tumore e oggi la percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi arriva a quasi il 90%”.
Con queste cifre, il cancro al seno è ancora il tumore più comune tra le donne: circa 350.000 persone nell’UE si ammalano ogni anno. Fortunatamente, se diagnosticato per tempo, le probabilità di guarigione sono molto alte.

Già a fine settembre, l‘importanza della prevenzione è stata fortemente marcata dalla Commissione Europea che a Bruxelles, che ha presentato le nuove raccomandazioni per gli screening oncologici, ossia gli esami consigliati per la diagnosi precoce del cancro, che sono uno dei punti cruciali previsti dal Piano Europeo per la lotta al cancro (Europe’s Beating Cancer Plan): scoprire una malattia in stadio iniziale significa sia doversi sottoporre a cure meno invasive e avere maggiori probabilità di guarire. Il nuovo piano coinvolge persone più giovani e più anziane nei test già consigliati: fasce d’età ampliate e nuovi esami inseriti per aumentare la capacità di intercettare il cancro ai primi sintomi. Con il nuovo piano si amplia la fascia di donne alle quali si raccomanda sia la mammografia per il cancro al seno (dai 45 ai 74 anni contro i 50-69 attuali) sia il Pap test o HPV-DNA test per il carcinoma della cervice uterina, ora suggerito dai 30 ai 65 anni.

E tanti degli istituti specializzati nella cura dei pazienti oncologici scendono al loro fianco con tante manifestazioni:

Si parte in bicicletta domani, domenica 2 ottobre, per le strade del centro di Roma con Bicinrosa, la ciclopedalata organizzata dalla Breast Unit della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico per sostenere la ricerca scientifica, con l’intento di promuovere la prevenzione del tumore al seno, l’attività sportiva e i corretti stili di vita. La partenza della carovana rosa è fissata per domenica 2 ottobre alle 10.30: al raduno si potrà arrivare con la propria bicicletta, affittarla presso i negozi della zona o prenderne una messa a disposizione dagli organizzatori (fino a esaurimento). Per iscriversi è sufficiente cliccare su www.bicinrosa.it o lasciare i propri dati direttamente sul posto: sarà distribuito il pacco con la maglietta di Bicinrosa contribuendo alle attività di ricerca scientifica contro il tumore al seno della Breast Unit del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.
Giunta alla sesta edizione, Bicinrosa ospita quest’anno un focus sui Test genomici gratuiti che aiutano a capire quando la chemioterapia è utile o meno nella cura della malattia, perché ogni paziente rappresenta un caso a sé e reagisce diversamente alle cure.

L’Associazione PraeVenus ETS in collaborazione con la Società Umanitaria ha organizzato per sabato 22 e domenica 23 ottobre, dalle 10.00 alle 17.00, due giornate di visite senologiche di prevenzione gratuite per i cittadini. L’accesso è prenotabile fino a esaurimento posti, scrivendo “nome, cognome e numero di cellulare” all’indirizzo email milano@umanitaria.it; alternativamente si può compilare il form on line https://forms.gle/K11tJV5kpiVnQ7gL6 oppure chiamare il numero telefonico 02.5796831, da lunedì a venerdì in orario di ufficio.

Chi non sa andare in bici – ammetto che io non ho ancora imparato – a ottobre torna Frecciarosa, il progetto di prevenzione del tumore al seno promosso dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute che prevede per tutto il mese visite, consulenze ed ecografie gratuite a bordo dei treni ad alta velocità, Intercity e Regionali e nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale. Ottobre è, infatti, il mese internazionale per la prevenzione del tumore del seno e Frecciarosa porterà la consulenza oncologica e le visite con gli specialisti in tutta Italia a bordo dei treni e anche online attraverso la piattaforma www.frecciarosa.it. Adriana Bonifacino, presidente della Fondazione IncontraDonna, ha detto: “Il tumore della mammella è il più frequente in tutta la popolazione italiana. Da pochi giorni la Commissione dell’Unione Europea della Salute ha stabilito, tramite nuove raccomandazioni, che lo screening mammografico dovrà essere previsto in tutta Europa per la fascia di età 45-74 anni”. L’obiettivo dell’Europe Beating Cancer Plan non si dimentica degli uomini e mira a raggiungere entro il 2025 il 90% di screening per colon-retto e cervice, oltre a estendere gli screening verso altre tipologie di neoplasie come prostata, polmoni e stomaco.
Il Vademecum della Salute a raccomandazioni per la prevenzione oncologica a più ambiti, compresi gli stili di vita che rimangono un’arma imprescindibile contro il cancro. Il Vademecum verrà distribuito a bordo treno contestualmente all’offerta di visite, consulenze ed ecografie gratuite, sarà scaricabile gratuitamente sul sito www.incontradonna.it, sulla piattaforma www.frecciarosa.it e sui siti dei partner dell’iniziativa.
Sono scoraggianti i dati del tumore al polmone che uccide in Europa una persona ogni 83 secondi e vede le donne più colpite rispetto agli uomini. Per capire la portata, in Italia, ogni anno vengono diagnosticati ben 41mila casi di tumore del polmone con 35mila decessi. Per capire l’entità del problema possiamo immaginare che il tumore del polmone rappresenta il 10% di tutti i tumori in termini di incidenza, in termini di mortalità la percentuale raddoppia e raggiunge il 20%: 1 persona su 5 che muore per tumore è affetta da una neoplasia polmonare e nel mondo le vittime salgono a 2 milioni di persone. Per renderci conto di quanto sia importante una diagnosi precoce in caso di tumore polmonare, il professor Giuseppe Cardillo, direttore dell’Uoc di Chirurgia toracica dell’ospedale San Camillo di Roma ha dichiarato : “Va sottolineato che se il paziente è operato in stadio precoce ha una spettanza di vita eccellente fino ad arrivare ad un 85-90% a 5 anni. Se il paziente invece è operato tardivamente l’aspettanza di vita di quella persona scende al 35-40%”. La raccomandazione è che Va sottolineato che se un individuo ha fumato 30 sigarette al giorno per 20 anni è a rischio, per cui è opportuno si sottoponga a screening.

Voglio concludere con la mission di questo blog, ricordando che la prevenzione inizia dall’alimentazione più genuina e dai corretti stili di vita.

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