Piadina romagnola grezza

Credit foto© Mariarosaria Bruno

La piadina romagnola grezza si può fare!!!! La piadina è un classico dei break fast food dei milanesi, i quali come mete di mare estive per i weekend, oltre alla preferita Liguria, scelgono la riviera romagnola e lì non c’è scampo: ti spacchi di piadine mentre canti Freak, sperando che Samuele Bersani avveri il suo progetto di “esportare la piadina romagnola” proprio in via Padova. A dir la verità, la mia ultima volta a Rimini mi sono scassata di cassoni alle erbe, il cui impasto è lo stesso, soltanto più sottile perché va ripiegato a modi panzerotto. Ma arriviamo al dunque, perché d’estate la piadina è ancora più appetibile perché più leggera rispetto a pizza, pinza, farinata, pane e simili.

Credit foto© Mariarosaria Bruno


Ecco la ricetta che serve a realizzare 9 piadine, voi fate la proporzione in base a quante ne dovrete preparare.

Ingredienti:
300 gr farina integrale o semintegrale
250 gr yogurt greco o bianco naturale
1 cucchiaino di bicarbonato1 cucchiaino di sale marino integrale

In una ciotola capiente versare farina, yogurt, bicarbonato e sale. Mescolare con un mestolo di legno e poi con le mani, fino a creare un panetto grezzo.

Trasferire il panetto sul piano e impastare per almeno 8-10 minuti con oliodi gomito: schiacciare continuamente la pasta con il palmo della mano e riformare il panetto. Continuando ad impastare, la grana della pasta diventerà sempre più fine.

Quando avete ottenuto un impasto piuttosto liscio, formate con l’impasto una palla, che dovrà riposare mezz’ora sotto un canovaccio pulito.

Da un filone ricavare 8-9 palline, da stendere con il matterello: più le schiacciatine hanno uno spessore fine, più si gonfieranno in fretta.

Scaldare una padella antiaderente e a fuoco dolce disponetevi una porzione di impasto steso. Chiudere subito il coperchio. Passato un minuto, aprire per osservare se la piadina è già gonfiata. Nel caso, capovolgerla un paio di volte.

Gli impasti molto sottili si gonfieranno prima, creando molte protuberanze. Gli impasti meno sottili potrebbero gonfiarsi meno: ma se coprite subito con il coperchio, con la giusta temperatura la piadina si gonfierà uniformemente.

Più la fiamma è vivace, più il pane creerà le piccole tipiche bruciacchiature. Se lasciate il pane all’aria manterrà la sua forma gonfia. Se invece lo chiudete in un contenitore ermetico si sgonfierà e sarà facilmente piegabile, per realizzare gyros arrotolati. Farcire a piacere.

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