Iconoclastia di regime

Di Palestina non si deve parlare, la sua bandiera va tolta, il suo popolo massacrato e decimato, la Palestina non esiste affatto per il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale nel governo Meloni – che cooperazione dovremmo aspettarci da qualcuno che non riconosce nemmeno le parti in causa «Non possiamo riconoscere la Palestina perché non esiste», ha affermato il ministro Antonio Tajani del governo Meloni, quella che si è autoproclamata “donna, madre, cristiana” che però non riesce proprio a esprimere un sentimento materno e cristiano verso i bambini uccisi ammazzati sotto le bombe israeliane, o peggio ancora, lasciati morire di fame e di quelli rimasti senza mamma, papà e cibo.

La Palestina siede nell’Assemblea generale dell’ONU come Stato non membro con status di osservatore permanente, e recentemente è stata riconosciuta da Spagna e Irlanda e Norvegia insieme a più di 140 Paesi nel mondo. Ma secondo l’illuminato Ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’entità statale della Palestina non esiste. In una conferenza stampa ad Ashdod, in Israele, Tajani si è rivolto al corrispettivo israeliano Gideon Sa’ar dicendo che è «impossibile riconoscere la Palestina, perché non è uno Stato».
E nessuno media compresi – ha detto nulla neppure la donna, la madre cristiana.
Ma qualcosa è stato fatto: a Torino, in piazza San Carlo, una bandiera palestinese viene issata sul Caval ’d Brons, il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto, ma la scena dura poco: arriva l’ordine di rimuoverla e il vigile del fuoco invece la sventola e così al Giro d’Italia e quante simili scene abbiamo visto in questi giorni, certo mai dai canali ufficiali troppo impegnati a parlare del caso di Garlasco anche se non ci sono mai novità, ma si deve parlare di tutto meno che dei Referendum del 9 e 10 giugno, sia mai che qualcuno vada a votare!!!!


Dramma della gelosia (Ettore Scola, 1970)


Ancora peggio se si osa parlare di Resistenza o di uno stato che per il vicepremier italiano nemmeno esiste. Meglio non chiedere all’altro vicepremier perché lui si “occupa di dighe e treni” e ponti immaginari. Troppi pensieri non può sopportare il suo cervello piccolo piccolo, d’altronde meglio non sentire la sua opinione in merito: troppo schifo davvero.
Ora con il decreto sicurezza difendono con la legge queste operazioni volte a tarpare il libero arbitrio e le manifestazioni.
Qui in via Padova abbiamo tutti dallo scoppio della guerra e continuamente espresso solidarietà con le vittime di guerra di Gaza e con la Palestina.


L’atrocità non inizia con la brutalità. Inizia con l’indifferenza.

Primo Levi


A ogni balcone sventolano bandiere della Palestina, che supportiamo dal casus belli per cui tutti è passata dalla parte sbagliata. Mentre in via Padova comparivano scritte, bandiere, e un magnifico stencil a sostegno del popolo palestinese. Ve ne mostro il prima e il dopo: Mostro è la parola che non riesco a togliermi dalla testa nei confronti dell’attuale governo, della madre, donna cristiana, dei suoi vice e soprattutto di Benjamin Netanyahu. per cui tutti l’hanno fatta passare dalla parte sbagliata. Mentre in via Padova comparivano scritte, bandiere, e un magnifico stencil a sostegno del popolo palestinese. Ve ne mostro il prima e il dopo:Mostro è la parola che non riesco a togliermi dalla testa nei confronti dell’attuale governo, della madre, donna cristiana, dei suoi vice e soprattutto di Benjamin Netanyahu.

Prima (21 aprile 2024)
Dopo (2 giugno 2025)

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