Kate Middleton sfida il cancro e la sua comunicazione

Negli ultimi mesi sto seguendo un corso di aggiornamento professionale sulla comunicazione: non c’è lezione in cui non si nomini Chiara Ferragni, della quale io non ho mai seguito un canale, essendo il mio interesse per queste persone sotto zero.
Invece qualche settimana fa ci hanno fatto notare i numerosi errori di comunicazione della famiglia reale inglese, insomma se non possono permettersi loro un ufficio di comunicazione imbattibile siamo spacciati, quindi ci hanno suggerito che stava per accadere qualcosa di grosso.
La famosa fotografia di famiglia che ha scatenato il caso, per esempio, saltava subito all’occhio fosse ritoccata perché le intelligenze artificiali non sono ancora in grado di riprodurle in modo esatto, d’altronde un test d’ingresso per entrare al liceo artistico è proprio il disegno delle mani.
Poi insospettivano i due comunicati stampa sulla stessa malattia di due componenti diversi.
Che qualcosa non andasse trapelava da tutti questi errori di comunicazione.
Poi la verità vi video in cui Kate Middleton ammette di avere un cancro e che si sta sottoponendo a una chemioterapia preventiva, su consiglio dei medici.
Non sopporto parlare dei vip che annunciano di avere un cancro, ma in questo caso la differenza sostanziale è che la principessa di Windsor non ha spettacolarizzato la sua malattia. Anzi, ha dovuto e deve convivere con la malattia e la necessaria attenzione a non far divulgare tramite lo spettacolo la notizia ai suoi figli e al suo popolo.
Ma l’occasione è stata troppo ghiotta e un momento così delicato e familiare non è stato rispettato. Pur di sporcare il doloroso annuncio, sono stati tirati fuori dal cilindro i RE-ietti:
“Svelate le telefonate di Harry e Meghan a William e Kate” E ma come si sono permessi? Subito è caccia al gossip, altro che rispetto e vicinanza, soltanto evocati per non passare per insensibili. La notizia è rimbalzata dai media Usa, nelle tv di tutte il mondo, lo squallore dei nostri media in primis, altro che rispetto! Ho persino sentito parlare dell’acconciatura di Kate nel video, tale e quale a quella di una persona comune, a me durante i ricoveri avevano vietato di lavare i capelli! Vero è che io ero stata operata al cervello. Ma l’importante è lo spettacolo, anche quando non richiesto.

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