Nel 2020 l’Europa punta a -15% di malati di tumore

europa

Ieri l’Europa al meeting informale dei ministri della Salute europei si è posta un arduo obiettivo: “abbattere – ha detto il Commissario europeo per la salute Tonio Borg – il numero dei malati di tumore del 15 per cento entro il 2020”. Come? Riducendo il numero dei fumatori al 2% in 5 anni e favorendo corretti stili di vita e un’alimentazione sana fin dall’infanzia. Premesso che è l’ennesimo riconoscimento di una relazione tra patologie tumorali e cattiva alimentazione, si aprono una serie di scatole cinesi e la mia domanda è: come farete a ridurre il numero di accaniti fumatori? Ho visto gente continuare a fumare, dopo l’asportazione di un cancro o una lunga degenza in ospedale, e la classica risposta: ho capito che non smetterò mai di fumare. Quindi come si fa a convincerli? Alziamo ancora di 20 centesimi il prezzo delle sigarette? E qual è l’alimentazione sana da seguire fin dall’infanzia? Andranno i ministri della Salute europea contro le industrie alimentari? Nel 1849 il medico John Hughes scrisse nel libro Accrescimenti cancerosi e cancroidi:

Mi sembra che sia prudente diminuire tutte quelle sostanze che si trasformano facilmente in grassi, e che includono non solo materie grasse, ma anche gli amidi e lo zucchero… questi sono punti che, sebbene attualmente sconosciuti, verranno ne sono certo, studiati e capiti quanto prima.

L’associazione medica di Corte, allora, rassicurò il medico inglese di “costituire una guida certa e sicura al trattamento sanitario di numerose malattie e della nutrizione e, tra le altre, del cancro”. Siamo nel 2014 e nelle facoltà di medicina italiane un corso di alimentazione nemmeno esiste.
Quindi, resto seduta non per rimanere a guardare, ma a scrivere su AlimentarMente sempre le stesse cose, chissà, prima o poi io, Hughes e altri verremo ascoltati.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *