Zugarramurdi: le streghe di Iglesia

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Zugarramurdi è l’ultima comunità del male diretta dal regista spagnolo Álex de la Iglesia. Ma stavolta protagonisti dell’eterna lotta tra forze del Bene e forze del Male non sono rappresentanti del Bene, come il prete e il metallaro di El dia de la bestia. O più o meno: dietro le sembianze di un argenteo Cristo in croce e un fiero soldato verde si celano, infatti, due fratelli rapinatori, appartenenti a una banda composta anche una spugna, un bambino, che è il Prescelto, un ratto e la sua compagna (topolino e consorte), l’uomo invisibile. In Italia non è uscito, quindi cercatelo online, perché vi stregherà!

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Zugarramurdi è La città delle donne, donne che sono brujas, ossia streghe. Ma se il film di Federico Fellini fece subito scoppiare la polemica film femminista-film antifemminista, qui non c’è dubbio: il regista spagnolo ce l’ha a morte con le donne, di cui rivela la natura di stregacce malefiche sin dal primo fotogramma. Drogate di nero succo di rane, passeggiatrici su pareti e tetti, cuoche di stufati di braccia e piedi umani. Mangiano persino bambini, ma non digerendoli, li cagano direttamente dal culo (anche per chi non sa lo spagnolo, il termine è inequivocabile). Infervorate, cieche femministe, eccetto la punk prima donna Eva (Carolina Bang) che, come nel film felliniano risulta un esperimento non riuscito, ma capace di costruire una immagine muliebre nuova, le streghe di Zugarramurdi venerano una divinità millenaria, steotopiga e obesa che non può che essere una Venere antica: quella di Willendorf. Mentre gli uomini del film sono tutti dei Katzone: con i due fratelli rapinatori, ci sono un tassista impotente (ma soltanto per una volta) e un workaholic. Dietro a inseguirli una coppia di inetti poliziotti omosessuali che non riescono a fare outing, pure sadomaso. E, per finire, a Zugarramurdi  un Katzone è occhio deietto e reietto di una turca, un altro vecchio strabico e alcolizzato che sceglie di sottomettersi per non fare arrabbiare le brujas.

Zugarramurdi è un comune spagnolo reale che oggi conta 233 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra, nel Medioevo luogo dell’Inquisizione che condannò a morte e punì senza pietà una trentina di persone del posto.

 

Lui

Lui

Una banda di uomini che odiano le donne finisce dritta nel regno del femminismo più estremo: la casa delle brujas de Zugarramurdi. Il film parte da action movie per poi sfociare in quello che dovrebbe essere un horror, ma in realtà non abbandona mai i toni da commedia dell’assurdo. Non mancano le frecciate alla società contemporanea, a partire dal bottino della rapina al CompraOro consistente in 25mila fedi nuziali per poi proseguire nella figurazione dei rapporti uomo-donna. I maschi sono dei deficienti che si lanciano in improbabili tentativi di ribellione, le donne delle megere assatanate.

La sfida del regista è mantenersi in bilico sul crinale dell’idiozia, la continua lotta tra genio e ridicolo che caratterizza il film. Alex de la Iglesia ne esce con classe. D’altra parte con un protagonista che è un cristo argentato con croce e fucile a pompa si parte avvantaggiati.

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3 Risposte

  1. 9 Novembre 2014

    […] che nemmeno ci appartiene. Non il consumismo, la festa! E perché no, fatevi stregare da un bel film. La strana coppia, dal canto suo, andrà in Umbria a raccogliere olive per fare […]

  2. 27 Ottobre 2016

    […] passato, vi abbiamo dato tutti gli ingredienti per realizzare una festa di Halloween da paura: dal film che stregherà i vostri ospiti, all’atmosfera profumatamente incendiaria da creare fino al menù […]

  3. 31 Ottobre 2017

    […] la festa più paurosa dell’anno vi abbiamo proposto un film che più che paura faceva ridere: Zugurramurdi ; quest’anno invece ci facciamo guidare nella scelta del miglior film horror dagli Stati Uniti […]

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