La cucina degli avanzi: la polpetta
L’epifania le feste si porta via… E anche le abbuffate. Ma quanta roba è avanzata? Approfittatene prendendo degli accorgimenti: controllare che gli avanzi non siano andati a male; in particolare, dopo 2-3 giorni, anche se opportunamente conservati, buttare gli alimenti che avrete chiuso in tupperware soprattutto se contenenti creme, uova o simili. Quando riutilizzate il pesce è sempre opportuno riscaldarlo e utilizzarlo ricotto in altro modo. Per esempio un branzino può costituire un’ottima base di partenza per preparare un ragù di pesce.
Ma il piatto-simbolo della cucina degli avanzi è la polpetta: il piatto semplice e complicato per definizione, tradizionale e innovativo per eccellenza.
Si tratta di un’antica preparazione di origine popolare sempre attuale, in quanto la polpetta rappresenta la soluzione per il riutilizzo degli avanzi di casa che, con creatività, chi gestisce l’economia domestica è abituato a reinterpretare in ricette nuove e gustose.
E nel frigo di AlimentarMente c’è sempre una schiscetta (siamo a Milano e così si chiama il contenitore per conservare gli avanzi) colma di riso integrale bollito e pronto per essere interpretato in modo nuovo. Noi ci prepariamo delle gustose polpette: prendere quello che vi è avanzato e preparare delle palline di media grandezza. Ungere con poco olio extravergine di oliva una teglia e infornare a 180° per 15 minuti.
La cucina degli avanzi costituisce anche un’ottima soluzione per mangiare, al rientro sul posto di lavoro, quanto da noi preparato in modo sano a casa.