Sigarette elettroniche: solo fumo negli occhi

Sin dalla loro diffusione, ho diffidato della sigaretta elettronica, innanzitutto perché anche del tabagismo ai suoi esordi non si nutriva alcun sospetto, ma, diavolo, stai facendo entrare nel tuo corpo fumo nero e puzzolente insieme con combustibile, vuoi che non accada nulla? Poi perché subito si sono trasformati in oggetti di moda e di business da mettere in mostra: tutti i più famosi vip ne hanno una penzolante dalle labbra. È trasformata in ciondolo, braccialetto, orologio da panciotto, argento metallizzato o sempre più colorati: il gregge pascola ovunque con tanto di sigaretta elettronica in bocca. È così diffusa che scopri che gente che non ti sei mai accorto fumasse, ora ti rendi conto lo facevano. Per curiosità chiedi se funziona, e pochi diranno di no. Pare un miracolo o è solo fumo negli occhi? Chi lo sa, nel frattempo spuntano come funghi negozi che si spacciano come sale da fumo: è sempre più pieno, tanti esercizi comerciali sono in crisi, ma non loro e le sale di scommesse. E così il fumo elettronico è diventato prestissimo business. Vicino a casa mia siamo assediati da sale scommesse ed e-cig e, non so per quale strana ragione, li accomuna un tremendo cattivo gusto estetico. Io non ho visto da nessuna parte una di queste sale di fumo o bet esteticamente apprezzabile. D’altronde il bello è sempre più bandito, ma se tanta bruttezza permette di uscire dal vizio del tabagismo, si può tollerare. Come a dire il fumo (elettronico) fa bene. Il dubbio sulle sigarette elettroniche non è soltanto mio, e dunque sono stati condotti molti studi in materia. Ma un recente studio condotto da ricercatori greci e pubblicato sull’American Journal of Physiology ha dimostrato che le sigarette elettroniche fanno persino più male di quelle tradizionali.
Per ora la ricerca è stata condotta soltanto sui topi: le cavie hanno respirato i fumi di queste sigarette, oltre a quelli delle sigarette normali e all’aria pulita per 4 volte al giorno. Ogni esperimento è stato intervallato da una pausa di 30 minuti senza fumo. E anche a breve termine, le e-cig si sono dimostrate più pericolose di quelle di tabacco, provocando un’infiammazione più grave rispetto alle tradizionali. Il dottor Constantinos Glynos, ricercatore dell’Università di Atene, ha dichiarato che “gli effetti dannosi osservati nel polmone sull’esposizione al vapore della sigaretta elettronica nei modelli animali evidenziano la necessità di ulteriori indagini sulla sicurezza e la tossicità di questi dispositivi che sono in ​​rapida espansione in tutto il mondo”. E puntualizza che entrambe le sigarette “hanno un impatto negativo sulla biologia polmonare”. Anche alcuni ricercatori dell’Università di Birmingham che hanno analizzato le cellule di alcuni campioni di polmone estratte da non fumatori sani dopo averle esposte al liquido e al vapore delle sigarette elettroniche, hanno confermato quanto reso noto dai colleghi greci.

E, dopo aver esaminato su commissione del Congresso Usa 800 studi, gli esperti dell’Accademia americana delle scienze hanno evidenziato che le e-cig faranno anche meno male delle sigarette tradizionali, ma possono danneggiare il Dna, facendo aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il cancro a polmone e vescica.
“È una notizia che non rassicura perché non potendo valutare gli effetti a lungo termine dell’uso delle e-cig, da troppo poco tempo sul mercato, gli studiosi americani hanno utilizzato il metodo sperimentale di osservare eventuali modifiche del Dna che possano far presumere l’insorgenza di queste malattie», puntualizza Roberta Pacifici, direttrice del centro farmaco e tossicodipendenze dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Nei topi, è stato rilevato un maggior tasso di mutazione e trasformazione in cellule tumorali. «E dobbiamo anche studiare gli effetti sui polmoni degli aromi, come quelli alla vaniglia o al cioccolato, che mandano in circolo micro particelle studiate solo come additivi alimentari e non da inalazione», sottolinea ancora Pacifici.

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