Blade runner: come lacrime nella pioggia in ricordo di Rutger Hauer
Quando vado in vacanza mi piace tenere il mondo esterno, soprattutto quello dell’informazione, il più fuori possibile, così spesso perdo notizie fresche fondamentali, che scopro in ritardo. Mi è successo proprio nel giorno della partenza con la notizia della scomparsa di Rutger Hauer, che ho scoperto soltanto una settimana dopo. Rutger Hauer è un’icona emblema del cinema statunitense e di fantascienza grazie alla sua indimenticabile interpretazione di un replicante del capolavoro Blade runner di Ridley Scott. Che ho rivisto proprio poco prima di partire, rimanendo completamente travolta dalla bellezza di quel film visto e rivisto. Rutger Hauer è scomparso il 29 luglio 2019, anno in cui il suo replicante moriva pure nella finzione cinematografica. Hauer aveva interpretato questa esistenza spacciata, ma bramosa di vita come lo splendido inquietante ed enigmatico uomo che è stato. Come il monologo finale indimenticabile del replicante, citato come
Ne ho viste cose che voi umani non potreste neanche immaginare”.
Forse è meno noto il finale che chiude con:
E tutti questi momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”.
E la pioggia è una protagonista del film, girato sempre sotto lacrime sottili di pioggia battente e languidante nonché livorante. Ma il livore scompare nell’atto umanissimo di quest’uomo-androide che soltanto chiede di non morire e per questa ragione risparmia la vita del nemico.
Mi sono precipitata a scrivere la recensione di Blade Runner dopo aver purtroppo devo usare il verbo ammirato la raffineria di Milazzo (in foto) perché pare davvero una città futuristica tutta luci galleggiante sul mare, lavata da lacrime.
Una risposta
[…] l’ho appresa da una foto tremenda accompagnata da un post di Lewis Hamilton su Instagram. E stare in ferie a godersela e leggere che la foresta amazzonica sta bruciando a ritmi record ti sprona a correre a comprare il […]