Estate: inno all’ozio

L’ozio è il padre dei vizi? Allora durante le vacanze viziamoci e dedichiamole all’ozio, seguendo alcuni consigli per rilassarsi, oziare, riposare, liberare la mente e stare bene, perché alimentare l’anima per noi è importante tanto quanto nutrire bene il corpo e l’intelletto.
Dimenticare il cellulare, tenerlo per lo più spento, lasciarlo in camera, guardarlo 5 minuti al giorno e così con il tablet e simili. Io ammetto che per tenere aggiornato il blog, sto scrivendo  i pezzi su cellulare, che quindi tengo acceso a lungo e faccio innumerevoli refusi.
Coltivare con calma, lentezza, cura e pazienza  qualcosa. Io durante il plenilunio ho piantato dei fagioli nella bambagia, collegando a ogni seme un progetto.
Fare ogni giorno lunghe passeggiate, alcune senza meta, senza scopo, così per vagare e osservare la bellezza delle piccole cose, come l’aria fresca al tramonto, la fila di formiche laboriose, mentre le cicale cantanti fino a scoppiare si dedicano alla pigrizia assoluta, tanto loro sì che  sono maestre del dolce far niente, una libellula variopinta, un fiore colorato, il suono delle onde, il canto dei grilli, una porta sospesa in muri colorati, chiese in cui non si è mai entrati prima che possono davvero meravigliarci.
Ammirare tutte le albe e tutti i tramonti, come fossero sempre i primi.
E andate a caccia delle bellezze dei vostri luoghi di vacanza.
Trovare il tempo per fare quello che ci piace, rallentando i ritmi quotidiani e lasciando perdere anche il bisogno di controllo, regalandoci, per esempio, un’ora, una giornata così come viene, senza definire, decidere, programmare.

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