Non di solo coronavirus muore l’uomo
I conti sono prato fatti. L’Istat parla di 663 morti DIRETTE per influenza, ma anche di 13.516 da polmonite, e moltissime altre per comorbilità. Antonino Bella, del dipartimento malattie infettive dell’istituto Medicina di Segnale, parla di 8000 casi circa, sommando però azione diretta (i 633) e azione indiretta (comorbilità con polmoniti, cardiopatie, cancri, immunodepressione). Salta agli occhi di chiunque che i 200 decessi ad oggi rilevati per Covid-19 siano praticamente tutti (se si escludono 2-3 casi dubbi) del tipo indiretto, cioè deceduti CON il virus e non PER il virus, con una media di 81 anni di età e spesso numerose comorbilità.
Ma di gran lunga superiori sono i numeri di morti per altre cause. Nel comunicato Ampas – associazione di medici di segnale che conta a domenica 8 marzo, 721 medici – del 7 marzo 2020 si legge: “Forse, per rispetto a tutti quei morti dimenticati (sono 1.343 al giorno) per infarto(232.000/anno), cancro(-483 per tumori, di cui 93 soltanto per cancro polmonare), diabete (62), demenza (96). Tutte patologie EVITABILI con un adeguato stile di vita. potremmo evitare di fermare un intero paese, quando per aiutare costoro non abbiamo fatto nulla di nulla: nemmeno una tassa decente sullo zucchero – anzi, quando il neoministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha lanciato la proposta, senza nemmeno definirne i dettagli, Matteo Salvini– cultore di selfie goderecci, ha usato la proposta per attaccare il nuovo governo, puntando su quella che nella sua mente [pare ne abbia una] era la peggiore e più deleteria per il popolo proposta di legge-, una riduzione dei fumi inquinanti o dei pesticidi, un divieto più rigido verso chi fuma. Tutte azioni che avrebbero portato migliaia e migliaia di morti in meno, con costi sociali di gran lunga inferiori”.