#ioleggoacasa. Luis Sepúlveda morto di covid-19

I miei principali sfoghi in questi giorni in cui dobbiamo #restareacasa, sono stati i corsi online di palestra,  la musica, la settimana enigmistica, sebbene per trovarla debba attraversare il quartiere, perché per motivi non chiari o forse troppo palesi, tutte le edicole vicine qui in via Padova sono chiuse e il giovedì, io che come una sfigata bramo la nuova settimana enigmistica perché ho finito tutti i cruciverba del numero della settimana, la cerco come un cane da tartufo e, quando finalmente la trovo, ne centellino l’uso per non finirla troppo in fretta e rimanere a bocca asciutta fino al numero successivo. Poi ci sono i libri che, non potendo essere scambiati di mano in mano, i social hanno inventato di scambiarsi le copertine in fotografia. E così si viaggia tra titoli e quadri bellissimi. L’hastag è #ioleggoacasa. Io, a casa, ho più libri che altro, quindi, malgrado le librerie e le biblioteche siano chiuse, ho a disposizione una incredibile quantità di libri, fino a che non mi è venuto il desiderio  poi per un giorno ho avuto il desiderio di leggere Delitto e castigo, che sicuramente possiedo in cartaceo, ma a trovarlo non mi basterebbero i giorni di questa quarantena no stop. Ma un amico di famiglia me l’ha girato in pdf e così l’ho iniziato soddisfacendo un mio capriccio. Ma da ieri, 16 aprile 2020, quando ho saputo della scomparsa di Luis Sepúlveda per contagio da covid-19, mi è venuta voglia di leggere un po’ del maestro cileno, anche per il ricordo della mia amica Spappy con la quale ci eravamo innamorate de La gabbianella e il gatto.

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