La dieta mima digiuno contro il tumore al seno

Il tumore al seno colpisce sempre più donne, registrando un aumento dei casi del 10% in 5 anni. E gli studi dimostrano sempre più unanimemente che la dieta giocherebbe un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel supporto alle cure di questo tumore. La notizia è stata confermata da uno studio internazionale coordinato da IFOM Milano e dal Policlinico Universitario San Martino di Genova, con il sostegno di AIRC, appena pubblicato sulla rivista Nature, in cui una dieta ipocalorica a base vegetale è stata testata per determinare il suo effetto sulla crescita del tumore in combinazione a terapia ormonale nei topi e nelle pazienti. Le donne in terapia ormonale in Italia sono circa 400 mila, cioè tre su quattro di quelle che ricevono diagnosi di carcinoma mammario. In particolare, i dati emersi dal monitoraggio di 36 pazienti di mostrano che cicli di dieta protratti per una media di circa sei mesi riducono alcuni fattori di crescita che contribuiscono a favorire la proliferazione cellulare e possono influenzare la crescita tumorale. Tuttavia, i dati sono preliminari e devono essere confermati in studi clinici più ampi. Inoltre, sia i cicli di dieta, sia le settimane di intervallo prevedono protocolli precisi e devono avvenire sotto stretto controllo medico. Non è perciò consentito un approccio “fai da te” che aumenterebbe il rischio di malnutrizione, una condizione che nei pazienti oncologici può essere molto pericolosa, minando l’esito delle terapie.
“La dieta che abbiamo sperimentato, valutandone gli effetti clinici per la prima volta in donne con tumore della mammella anche metastatico in terapia ormonale, è un regime alimentare vegano ipocalorico che induce nel corpo gli effetti metabolici del digiunare, e per questo è stata chiamata “mima-digiuno” – spiega Alessio Nencioni, del Dipartimento di Medicina Interna del Policlinico San Martino – Università di Genova, coordinatore dello studio assieme a Valter Longo dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano – Nei topi, la dieta mima digiuno non solo ha rallentato la crescita tumorale, ma ha fatto regredire i tumori anche dopo l’acquisizione di resistenza alle terapie farmacologiche standard” – aggiunge Valter Longo, che da 15 anni studia l’effetto del digiuno contro i tumori.
E la mima digiuno non ha neppure sviluppato effetti collaterali: “Le pazienti con tumore della mammella in terapia ormonale hanno seguito i cicli di questa dieta per una media di circa 6 mesi, senza mostrare effetti collaterali consistenti, ma soltanto fastidi lievi e transitori come mal di testa e debolezza”, continua Nencioni “Alcune di loro assumono la terapia per cicli mensili da quasi due anni senza alcun problema, è perciò un intervento ben tollerato se adeguatamente pianificato. La dieta ipocalorica abbinata alle terapie ormonali ha ridotto i livelli di glucosio in circolo ma soprattutto la leptina, l’ormone che regola la sazietà, l’insulina e il fattore di crescita insulino-simile (IGF1), tutte proteine che favoriscono la proliferazione delle cellule di tumore della mammella. Le modifiche metaboliche indotte dalla dieta mima-digiuno sono associate a effetti antitumorali positivi, che peraltro vengono mantenuti a lungo nel tempo – conclude Nencioni.

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