Attenzione ai dolcificanti artificiali a basso contenuto calorico
La classica domanda che mi fanno e che anche io ho fatto a Franco Berrino quando mi ha visitato e detto che avrei dovuto rinunciare allo zucchero è chiedere quali dolcificanti posso assumere e alla risposta Nessuno ho riprovato con la stevia pensando che è naturale – mi ero comprata persino la pianta. Invece mi proibì anche quella. Prima panico e frustrazione poi ho iniziato a provare piacere nel mangiare amaro o dolcificare esclusivamente con malti e succo di mela, ma sempre più raramente, avendo scoperto che vivere una vita amara non mi dispiace più come agli inizi. Ricordo che quando sono uscito dall’ospedale dopo che mi hanno operato per la seconda volta, Antonia per farmi felice mi portò un cioccolatino kinder per i quali sono stata golosa fin da piccolina. Tuttavia lo sputai, perché mi fece proprio disgusto.
Di recente ho letto un nuovo studio pubblicato sulla rivista Cell dai ricercatori del Weizmann Institute of Science israeliano che ribadisce che anche i dolcificanti sostituti dello zucchero, anche se hanno pochissime o nessuna caloria, hanno comunque degli effetti sul nostro organismo, e alcuni possono essere nocivi, interferendo con il microbiota intestinale, modificandone la composizione e le funzioni. Lo studio ha rilevato come saccarina e sucralosio alterino la flora batterica intestinale e aumentino il livello di zuccheri nel sangue, causando potenzialmente aumento di peso e diabete.
I ricercatori ammoniscono già nell’abstract che “gli edulcoranti artificiali non calorici Non-caloric artificial sweeteners – NAS sono tra gli additivi alimentari più utilizzati in tutto il mondo, regolarmente consumati da individui magri e obesi. Il consumo di NAS è considerato sicuro e benefico a causa del loro basso contenuto calorico, ma i dati scientifici di supporto rimangono scarsi e controversi”.
In particolare, lo studio ha rilevato come saccarina e sucralosio alterino la flora batterica intestinale e aumentino il livello di zuccheri nel sangue, causando potenzialmente aumento di peso e diabete.
I ricercatori hanno analizzato 120 persone divise in 6 gruppi. Di questi, 4 hanno consumato ogni giorno per due settimane i dolcificanti contenenti aspartame, saccarina, sucralosio o stevia. Un altro gruppo, invece, ha ricevuto l’equivalente di glucosio (ossia 5 grammi), mentre l’ultimo gruppo non ha assunto nulla. A tutti i partecipanti, che hanno dichiarato di non aver assunto alcun dolcificante nei sei mesi precedenti, sono stati misurati la qualità del microbioma e il livello di glucosio nel sangue prima, durante e dopo il trattamento. Questo ha permesso di valutarne la risposta glicemica, che è stata evidentemente differente nei batteri intestinali tra chi aveva assunto dolcificanti e chi no. In particolare, nel sangue dei volontari che avevano ingerito sucralosio e saccarina si verificati picchi di glucosio.
Il coordinatore dello studio Jotham Suez ha affermato “I dolcificanti in sé non aumentano il livello di zuccheri nel sangue ma influiscono sulla capacità dell’organismo di gestirlo dopo aver mangiato o bevuto”. Si tratterebbe, dunque, di una inibizione della capacità di regolare i livelli di glucosio nel sangue. Per confermarlo, i ricercatori hanno fatto ingerire a dei topi i microbi estratti dai volontari che si sono sottoposti ai test e che hanno rilevato un livello molto alto di zuccheri. Ciò che è emerso è stata un’inibizione della regolazione degli zuccheri nei roditori. Certo è che si legge nella conclusione dell’abstract: “i nostri risultati collegano il consumo di NAS, la disbiosi e le anomalie metaboliche, richiedendo quindi una rivalutazione dell’utilizzo massiccio del NAS”.
Dunque, per avere risultati ancora più precisi sarebbe necessario seguire l’evoluzione della glicemia e del peso dei vari partecipanti alla ricerca e degli effetti a lungo termine, ancora sconosciuti, di queste sostanze. I ricercatori, infatti, spiegano che il prossimo passo sarà riuscire a identificare quali microbi intestinali sono connessi all’intolleranza al glucosio.