Sindrome metabolica: perché è meglio dire no ai dolcificanti

Se è opportuno scegliere sempre succhi di frutta, marmellate o latti vegetali senza zuccheri aggiunti, lasciate perdere le bevande zero, le quali provocano la sindrome metabolica, che in Italia colpisce il 30% degli adulti. È maggiormente diffusa nel Meridione che nel Settentrione. Una persona ne soffre se presenta la pancia e se ha trigliceridi, pressione e glicemia un po’ alti. Chi soffre di adiposità addominale si ammala maggiormente di diabete, infarto e, negli ultimi 10-15 anni, di cancro del fegato, del colon, della mammella, della prostata, si ammala di più delle patologie degli occhi, delle retinopatie, del glaucoma, della cataratta. A parità di sigarette fumate, chi ha la sindrome metabolica, si ammala di più di bronchite cronica, si ammala di più di Alzheimer, di psoriasi, di artrite, di calcoli al fegato, di cirrosi epatica anche se non si beve. I principali fattori scatenanti questa sindrome sono alimentari: ne soffre chi mangia troppi grassi animali, troppi grassi idrogenati, le margarine, e cibi che fanno alzare tanto la glicemia, i cibi raffinati dell’industria, chi beve troppi alcolici, bevande zuccherate e bevande zero. Diffidate anche da quelle dolcificate con gli altri dolcificanti. Ricordo che avevo chiesto a Berrino se potevo utilizzare la stevia, che essendo una pianta, credevo naturale al massimo. E invece no: la stevia è 200 volte più dolce dello zucchero.
L’aspartame, utilizzato nelle bevande zero, 170 volte più dolce dello zucchero.
Noi sentiamo il gusto dolce non solo in bocca ma anche lungo tutto il tubo digerente e quando arriva qualche cosa di così dolce nell’intestino c’è immediatamente una reazione per aprire le porte per assorbire glucosio.
Se invece ti metti una fogliolina di stevia nella tua tazza di tè, non ti può salire la glicemia perché non c’è zucchero, ma se tu mangi anche un biscottino ti sale la glicemia di più che se tu avessi messo lo zucchero perché questa enorme reazione, per questo le bevande zero fanno venire il diabete.

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Una risposta

  1. 5 Aprile 2019

    […] ci sono i cibi ricchi di sodio, le farine troppo raffinate, molta carne rossa e processata e le bibite gassate. Tuttavia non dovremmo soltanto togliere, ma anche accrescere il consumo di cibi sani, oltretutto […]

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