Discorso di fine anno di Alimentarmente

Gli ultimi giorni dell’anno, sono delle occasioni per concedersi momenti di profonda introspezione e fermarsi a osservare ciò che l’anno appena trascorso, ci ha riservato. Quali sono stati i successi, quali le sconfitte, quali le paure, i limiti e gli obiettivi raggiunti.

Personalmente, durante questo periodo, le emozioni che mi attraversano sono la paura perché a febbraio ho il followup, anche se l’anno scorso il mio oncologo mi ha detto che il mio cervello ha raggiunto la stabilità che gli altri colpiti da glioma raggiungono dopo 10 anni, motivo per cui potrei allungare i tempi del follow-up, ma io me la faccio sotto anche quando non faccio il follow-up, e non ci penso proprio ad aspettare più tempo per i controlli. Poi c’è la felicità perché posso sgarrare e mangiare alimenti che non mangio dal 2013 (più o meno) e per poter brindare con lo spumante – sì, sono messa male; la tristezza per coloro che ho perso, la gioia per le persone che ho incontrato e per aver compreso che ho la possibilità di incontrarne ancora, avendo io conquistato il mio futuro, che il cancro voleva togliermi e invece fuck the cancer, la passione per la cultura che mi propongo ogni giorno di diffondere anche agli altri, nel mio piccolo.
Nessuna di queste ha il sopravvento, tutto è amplificato, tutto suona.
Negli ultimi giorni dell’anno sento l’esigenza di fermarmi in momenti di solitudine e silenzio, io che zitta proprio non so stare. e, quindi, ora sto zitta, tocca a voi, se vi piace, ascoltare le vostre emozioni, lasciarle libere di esprimersi accogliendole per quelle che sono, senza giudicarle.

Buon anno senza paura dei follow-upda Alimentarmente!

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