Per Vialli spettacolarizzazione del cancro postuma

Detesto il calcio perché mi annoia persino più di una puntata di Bruno Vespa, tuttavia sulla pagina Facebook di Alimentarmente non appena ho avuto notizia della morte di Gianluca Vialli, l’ho data, mentre mai prima ho dato notizie di vip che si sono ammalati. Perché non sopporto se ne faccia spettacolarizzazione e del calciatore campione del mondo avevo proprio apprezzato come aveva sempre discretamente parlato della sua malattia, uscendo di scena sommessamente soltanto quando la sofferenza era giunta al capolinea e lo aveva costretto a lasciare il campo definitivamente per tornare a Londra a curarsi.
Tuttavia, la spettacolarizzazione l’hanno fatta postuma i mezzi di comunicazione di massa. Ho letto troppi titoli irritanti acchiappa consensi e vomitevoli ipocrisia (uno su tutti:
Vialli, Fedez e il tumore al pancreas. Il messaggio del cantante (e di Chiara Ferragni)– non si può omettere il nome dell’influencer) e affatto rispettosi l’uomo scomparso che da come aveva gestito la comunicazione, non credo volesse affatto tutto questo clamore ipocrita. Quindi, mi scuso se anch’io per quel post ho pensato di fare un servizio di informazione e di cordoglio sincero, come soltanto chi ha avuto questa malattia terribile può comprendere. Oltretutto, mi dà fastidio che i very important person (secondo chi. oltretutto?) vengano buttati sulle pagine di tutti i notiziari, mentre per noi comuni mortali non viene spesa una parola, manco la nostra sofferenza fosse di serie C.

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