Camminare: quando, dove, come e perché
Mal sopporto questo secondo lockdown conseguente la seconda ondata della pandemia.
Nella prima avevo ben organizzato il tempo della reclusione, quindi riuscivo a tollerarla. Questa volta non la sopporto, complice anche il mal di denti che mi mette di cattivo umore. Poi noi a Milano, in zona rossa, dobbiamo giustificare anche se volessimo fare una lunga passeggiata di quelle che piacciono a me e alla salute. Camminare fa bene alla salute fisica, così come a quella psichica, non ha controindicazioni e si può attuare a qualsiasi età, come dimostrato e riconosciuto da diversi studi scientifici.
Camminare svolge una funzione di prevenzione sia primaria, sia secondaria nei confronti di tutte le patologie che coinvolgono l’apparato cardiocircolatorio, dall’infarto del miocardio, alle arteriopatie periferiche degli arti inferiori o all’ictus cerebrale.
Potenzia la forza muscolare, la resistenza cardiovascolare, l’elasticità e il rapporto tra il tessuto muscolare e i grassi. Contribuisce a tenere sotto controllo fattori di rischio relativi alla malattie cardiovascolari, come il peso, la pressione o il colesterolo, ed evita che il cuore subisca danni.
È consigliato alle donne che soffrono di irregolarità del ciclo mestruale.
È molto importante, al fine di non annullare i benefici ottenuti, non interrompere con lunghi periodi di inattività. Il parere favorevole del medico è essenziale, insieme a qualche accertamento che mostri lo stato di salute della persona.
È importante camminare bene: per almeno 30 minuti al giorno, dal lunedì al venerdì, in ogni caso senza lasciar passare troppo tempo tra un allenamento e l’altro. Il ritmo deve essere sostenuto, l’ideale sarebbe raggiungere i 100 passi al minuto. È molto importante adottare le scarpe giuste– pena dolorose talloniti, leggermente più alte nel tallone rispetto alla punta.
Dove e quando? Adattare l’orario della camminata alla stagione e al clima in corso. D’estate, ad esempio, è bene preferire il mattino presto o la sera, prima di cena, evitando nelle grandi città gli orari di punta per diminuire quanto possibile l’assorbimento di smog. Camminare su navigli, parchi, in centro città, soprattutto in aree pedonali, meno intossicate dall’inquinamento.
Insomma, fateci camminare a lungo, anche in zona rossa!