Expo: consigli per gli acquisti
È partito Expo e la felicità di avvelenare i nostri corpi esplode nelle pubblicità di prodotti alimentari, che non vogliono nutrire il pianeta, ma le tasche dei grandi brand. Ma i consigli per gli acquisti continuano a svolgere il loro dovere ed è tutta gioia (per cosa?). Per bere acqua, zucchero, succo di arancia (9%), succo di arancia rossa (3%), anidride carbonica, acidificante acido citrico, aromi, conservante sorbato di potassio, coloranti E 122, E 110 e E 150d, stabilizzante farina di semi di carrube. Parte musica fastidiosamente allegra sentita e strasentita, che precipita una massa di deficienti negli anni Ottanta, dove li aspetta un mondo a colori abbaglianti e una deficienza spiccata, nei loro abiti ultramulticolor fanno una doccia in riva al mare, uno si schianta contro un cancello, ma – ahinoi – non ce lo togliamo di torno, due bambine indossano la stessa maglietta. Il mare è fondamentale, perché, anche se c’è ancora freddo, Expo riesce a scaldare con le sue pietanze la penisola. C’è più caldo che ad agosto e gli amori sbocciano così: ti ho visto due volte e mi mangio il tuo latte scremato in polvere reidratato, zucchero, farina di grano tenero, olio vegetale, sciroppo di glucosio-fruttosio, burro concentrato da latte, granella di nocciole, crema di latte (2%), cacao magro in polvere (1,5%), emulsionanti (lecitina di girasole, mono e digliceridi degli acidi grassi, fosfatidi d’ammonio), amido di patata, amido di frumento, addensanti (alginato di sodio), sale, sciroppo di zucchero caramellato, aromi naturali, albume d’uovo, tracce di altra frutta secca a guscio e arachidi (leggere un’etichetta può essere oltre che impegnativo, spaventoso)… ma un gelato artigianale? No Expo nutre il pianeta con l’industria che può produrre all’infinito. Ma ne siamo sicuri? Sorvoliamo sul bambino che in pizzeria chiede l’happy meal perché contento lui, contenti tutti.