Giù il cappello per pappardelle maltagliate vegan senatore Cappelli

pasta fresca senatore cappelli

A inizio settimana, sottolineavo quanto poco ci serva conoscere come si preparano i piatti tipici della tradizione italiana attraverso migliaia di programmi di cucina che, inevitabilmente, propongono sempre le stesse ricette, con formule che magari reputano originali. Sottoscrivo oggi il messaggio lanciato da Umberto Veronesi nella puntata del 3 ottobre de L’aria che tira. Al termine, il medico ha lanciato un messaggio di speranza in vista di Expo 2015: “non deve diventare una sagra di cibi tipici, ma deve occuparsi della fame del mondo”. Io mi occupo della mia fame e per non darvi una ricetta di quelle che avete sentito e strasentito in televisione, letto e riletto nel web, provo a suggerirvene una alternativa e originale, almeno spero. Ma, visto che anche io ho faticato molto per trovarla, secondo me, non l’avete mai provata. La ricetta del giorno è Pappardelle maltagliati di grano integrale senatore cappelli. Provo a ritagliarmi l’originalità nel tipo di pasta, inizialmente pensata per essere una tagliatella poi, essendo uscita troppo cicciotta, mutata in pappardella. E così era prima di bollire in acqua per uscire maltagliata. Qualcosa non ha funzionato con la forma, mi pare evidente, ma – è quel che conta – la pasta era comunque particolarmente buona. A renderla eccellente al palato è la semola di grano duro senatore cappelli, un grano molto antico e altamente digeribile che non ha subito mutazioni genetiche. Botanicamente simile al canadese Kamut, per recuperare questa varietà di grano non è necessario andare così lontano, in quanto nel Meridione italiano è coltivata da lungo tempo, questa varietà di grano venne selezionata nel 1915 da Nazareno Strampelli, senatore del Regno d’Italia.

Pasta fresca vegan di grano senatore Cappelli

Ingredienti

  • Per 250 gr di farina semola di grano duro Senatore cappelli
  • 120 ml di acqua
  • 1 pizzico di sale integrale

Impastare gli ingredienti e quando il composto risulta elastico, ma non appiccicoso, avvolgetelo in un canovaccio umido. Fate riposare per un’ora, poi stendete e tagliate a piacere… magari cercando di avere più fortuna di noi, che abbiamo condito con funghi porcini freschi.

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Una risposta

  1. 10 Ottobre 2014

    […] vero che i gusti sono gusti e c’è chi non prova nemmeno a scoprire varietà inconsuete sulle tavole italiane per non smettere di stare davanti alla tv a cercare ispirazioni per piatti […]

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