Mad Max – Fury road fa impazzire
Ancora cinema: dopo aver visto Il nome del figlio, per lo shock e il disgusto, la strana coppia non era più andata al cinema, ma con il festival di Cannes e l’uscita nelle sale di Mia madre di Moretti e Il racconto dei racconti di Garrone, siamo tornati, complice la pioggia, a una vera e propria full immersion e una delle scorse domeniche è stata la volta di Mad Max – Fury road. Subito per chiarire: gli unici che hanno apprezzato la visione del film sono stati Lui e Lei, che – “se non è d’autore io non lo vedo, mentre gli altri guardano Il signore degli anelli“. Oggetto del contendere: la tamarraggine del film, per Lei punto centrale della sua bellezza. Gli uomini dal chitarrista stemma di una blindocisterna il cui strumento fiammeggia, all’eroe protagonista ammutolito da dentacci rabbiosi, sono super tamarri. Perché più si esagera meglio è, perchè Mad Max – Fury road, diretto, cosceneggiato e coprodotto da George Miller non mette in scena la normalità o quello che ci aspetteremmo. Ed è questo che lascia l’amaro in bocca. Il cinema, e non solo, ci ha ormai abituati a topoi triti e ritriti, ma Miller non ci pensa proprio a scaldare il brodo e fa sue fonti di ispirazioni memorie del passato insoliti e poco noti: Ken Shiro e Iron Maiden: Immortan Joe, in fin dei conti, non è Eddie?
Siamo alla fine del XX secolo, il mondo intero è sconvolto dalle esplosioni atomiche. Sulla faccia della terra gli oceani erano scomparsi e le pianure avevano l’aspetto di desolati deserti… tuttavia la razza umana era sopravvissuta.
Solo la Cittadella di Immortan Joe gode ancora di riserve d’acqua e di una lussureggiante vegetazione in serra, nonché dei Figli di guerra, decisamente palliducci e insani, ma fedelissimi addirittura fanatici del loro capo/padre. A differenza delle sue mogli, scelte bellissime, sane e fertili per dare vita a una nuova generazione di guerrieri sana e forte. Cambiare l’inseminatore forse tornerebbe utile;). E quindi nella vita di 5 mogli ribelli e dell’imperatrice Furiosa, interpretata da un’irriconoscibile Charlize Theron entra la sacca di sangue Max. Scambi di sguardi e atti di forza fanno prefigurare una storia d’amore e passione… e invece, Max al primo incontro mutila del braccio l’imperatrice Furiosa e oltre agli sguardi altri scambi non ce ne sono.
Chi si aspetterebbe poi che nessuna pietà sia riservata a donne incinte, bambini e anziane? Manco Salvini!