‘I Daniel Blake’ contro la burocrazia

kommokommaLui- “C’è I Daniel Blake, un film tristissimo”.
Lei- “Non ho voglia di vedere roba triste”.
Lui- “Allora c’è la Cortellesi ”.

Lei- “Vediamo il film triste”.

Lui- “è di Ken Loach ”.

Lei- “Vediamo il film triste”.
Triste è triste, ma è un film carico di attualità e fortemente emozionante che racconta la storia di Daniel, un carpentiere di mezza età che, dopo un infarto, si trova alle prese con la burocrazia per ottenere il sussidio. Risucchiato in un vortice di richieste assurde, Daniel conosce all’infernale inps di New castle Daisy, mamma di due bambini, cui si affeziona e dà una mano per sistemare la casa dove si sono da poco trasferiti. Lei, disoccupata, vive nell’indigenza e per non far pesare la situazione ai figli fa di tutto di più (dal tentativo di prostituzione, al non mangiare, o non comprare gli assorbenti) con la piccola figlia che cerca di sopravvivere dignitosamente tra le compagne della nuova scuola che, crudeli, come solo i bambini sanno essere, la scherniscono per le scarpe bucate o perché avvistata alla mensa dei poveri. La discesa dei quattro negli inferi della burocrazia si arresta con l’urlo senza voce che fa rivendicare a Daniel Blake la propria identità. Ed è carcere, perché i muri non si imbrattano.

Rispetto agli anni del boom economico e del cinema sulla classe operaia, ecco come il cinema alto oggi legge il mondo del lavoro.

 

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3 Risposte

  1. 8 Novembre 2016

    […] è stato rimproverato di fare ultimamente articoli troppo duri e seri. Io faccio quello che mi pare, tuttavia ascolto raramente anche i commenti altrui e dunque in […]

  2. 12 Novembre 2016

    […] lui è meno intransigente. Eppure su cosa vedere al cinema siamo sempre andati d’accordo. Fino ad ultimamente. Tutta colpa della Cortellesi: lui la vuole proprio vedere, io non ce la faccio. E quando lui […]

  3. 21 Novembre 2017

    […] vinto l’oscar?  Oppure per errore Il cliente, a lume di smartphone? Certo nessuno ha visto  I, Daniel blake. Cultura è anche musica. Sorvoliamo sull’opera, di cui vantiamo i migliori protagonisti. Ma […]

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